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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

TAV, sospendere militarizzazione Valsusa e ripristinare con Istituzioni locali

29 Novembre 2005

Il Governo sospenda immediatamente la militarizzazione della Valsusa e ripristini il dialogo con istituzioni locali e cittadini interessati dalla realizzazione della Torino-Lione

“Il Governo sospenda immediatamente la militarizzazione della Valsusa e ripristini il dialogo con istituzioni locali e cittadini interessati dalla realizzazione della Torino-Lione. Anziché imporre opere pubbliche con squadre antisommossa, si apra quel confronto, precluso fino ad ora dalla legge Obiettivo, che taglia fuori le Amministrazioni territoriali da ogni processo decisionale”.

Lo chiedono i senatori Verdi Anna Donati, responsabile Infrastrutture del ‘Sole che Ride’ e Giampaolo Zancan, vicepresidente della commissione giustizia, in una interrogazione indirizzata ai ministri dell’Interno, Giuseppe Pisanu, e delle Infrastrutture, Pietro Lunardi.
“Il governo Berlusconi ed il ministro Lunardi hanno inserito il progetto progetto AV Torino-Lione fra le opere strategiche della Legge Obiettivo, la cui applicazione – si legge nell’interrogazione – ha portato ad una valutazione semplificata sul progetto preliminare, lasciando così irrisolti numerosi problemi di impatto ambientale dell’opera ed escludendo le Istituzioni locali da ogni processo decisionale. Da sempre l’infrastruttura è stata fortemente contestata sia dai sindaci della Valle di Susa, dell’area Ovest di Torino e dalle comunità montane della Valle di Susa e Val Cenischia, sia da numerosi cittadini, comitati e associazioni ambientaliste che hanno presentato studi ed osservazioni critiche dimostrando l’inutilità odierna del nuovo tunnel di base ed il suo elevato impatto. In alternativa, hanno proposto come facciamo anche noi Verdi – ricordano Donati e Zancan – investimenti per l’adeguamento ed il potenziamento dell’attuale linea ferroviaria.”
“Questa mattina sulla strada per Venaus si sono verificati gravi tafferugli e scontri tra i manifestanti e le forze di polizia, già schierate in assetto antisommossa, per impedire di raggiungere i siti dove, da domani, è prevista l’apertura dei lavori per un cunicolo esplorativo propedeutico al tunnel di base. Vista la massiccia presenza di forze dell’ordine – continua l’interrogazione – anche la delegazione di europarlamentari, della Commissione Petizioni, ha dichiarato che ‘l’ occupazione del sito di Venaus è un affronto alla popolazione locale che protesta pacificamente contro l’inizio del primo cantiere di sondaggio’. Addirittura il capo-delegazione, Michael Cashiman, ha stigmatizzato il comportamento del governo italiano come ‘un gigantesco insulto alla delegazione che ha tenuto un atteggiamento di particolare diplomazia e prudenza dovuto alla situazione chiaramente tesa’, concludendo che ‘questi eventi confermano l’assoluta necessità di una valutazione indipendente dell’intero progetto a livello europeo, mediante trattative immediate e con tutte le parti coinvolte, specialmente con le autorità delle popolazioni locali’. Sono dichiarazioni – aggiungono i due senatori – che dovrebbero indurre il governo a cambiare strategia una volta per tutte.”
“Per queste ragioni, abbiamo chiesto ai ministri Pisanu e Lunardi di sospendere immediatamente la militarizzazione della valle e di ripristinare il dialogo con istituzioni e popolazioni valsusine. Le opere pubbliche – concludono Donati e Zancan – non si possono imporre con le squadre antisommossa.”

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