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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Interventi

Addio Stefano, compagno di tante battaglie ambientaliste

Addio Stefano, compagno di tante battaglie ambientaliste

Anna Donati Stefano Lenzi ci ha lasciati, una notizia che mi ha lasciato con un senso di perdita profondo. Per la generosa persona che era e perché questi in 35 anni di impegno per l’ambiente al WWF abbiamo condiviso molte battaglie contro le grandi opere inutili e sbagliate. Gli ultimi mesi di Stefano sono stati molto difficili e carichi di sofferenza personale ma non mi aspettavo la morte in un ospedale di Genova dove era ricoverato da qualche giorno. Servirà tempo per capire se le terapie siano state adeguate: adesso resta solo lo sgomento di tante amiche ed amici che lo anno conosciuto ed apprezzato. Lo avevo conosciuto verso il 1988 quando aveva elaborato dossier e dati al WWF Italia

Roma Capitale: Smart Mobility per la mobilità sostenibile

Roma Capitale: Smart Mobility per la mobilità sostenibile

Anna Donati per eai.enea.it L’uso di nuove tecnologie, la digitalizzazione dei servizi, il sistema di governo della mobilità e del traffico, prenotazione e pagamento, la gestione di grandi eventi, l’infomobilità, sono strumenti essenziali in mano alle città per andare nella direzione della mobilità sostenibile del futuro. Ed è evidente che il quadro regolatorio e normativo dovrà accompagnare questa necessaria evoluzione tecnologica. Roma Capitale ha approvato il PUMS a febbraio 2022, disegnando la strategia verso la mobilità sostenibile al 2030.  Il Piano punta a far crescere la scelta modale dal 37% al 52% verso alternative di trasporto sostenibile. Secondo il PUMS, vanno realizzate nuove infrastrutture tramviarie e metropolitane, va sostenuta la crescita della mobilità in bicicletta e della pedonalità, incoraggiata ed

L’intervista. Kyoto club: sì a pluralità di tecnologie ma termine “neutralità tecnologica” poco convincente

L’intervista. Kyoto club: sì a pluralità di tecnologie ma termine “neutralità tecnologica” poco convincente

Intervista ad Anna Donati, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club. Di Elena Veronelli Il termine “neutralità tecnologica” viene utilizzato “troppo spesso in modo improprio per criticare – in riferimento al settore della mobilità –  la transizione verso l’elettrico. Quindi, ci convince poco il termine neutralità tecnologica, ma crediamo molto nella pluralità tecnologica”. E’ quanto sostiene in questa intervista Anna Donati, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club. Tuttavia, specifica Donati, “in Italia siamo molto indietro e, soprattutto nel settore dei trasporti, non si è ancora intrapresa la strada della decarbonizzazione”, “anche sui veicoli elettrici”. Questo perchè “manca una strategia industriale nazionale”. Per Donati “occorre puntare su un piano industriale per la mobilità sostenibile che

GRAB ROMA Progetto per il Grande Raccordo Anulare delle Biciclette

GRAB, trasformare in realtà il progetto di rete ciclabile

Prefazione di Anna Donati al libro GRAB ROMA pubblicato da Quodlibet – Progetto per il Grande Raccordo Anulare delle Biciclette, a cura di Lucina Caravaggi Mentre questo rigoroso testo sul GRAB è in libreria, siamo impegnati come RSM, Assessorato e Dipartimento Mobilità, a trasformare in realtà questa idea e visione per una infrastruttura al servizio della mobilità ciclopedonale e di rigenerazione urbana per Roma. Nel 2023 sono state chiuse tutte le conferenze dei servizi dei sei lotti che compongono il GRAB, con un confronto approfondito con tutti i soggetti chiamati ad esprimersi. Un lavoro non semplice, che si è misurato con la complessità di inserire una infrastruttura leggera nel contesto archeologico, paesaggistico, del verde urbano, di ville e parchi storici,

Bologna Città 30, più sicurezza e più spazio alle persone

Bologna Città 30, più sicurezza e più spazio alle persone

Andrea Colombo, Project manager Bologna Città 30 – Fondazione Innovazione Urbana Dal 16 gennaio 2024 Bologna è diventata ufficialmente la prima grande Città 30 in Italia: dopo due mesi di applicazione, gli incidenti stradali sono calati del 17% e le persone ferite del 19%, mentre l’uso della bicicletta è cresciuto del 14%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi sono solo alcuni primi risultati di una politica che è molto più di un semplice limite di velocità e che abbiamo disegnato per garantire più sicurezza e più spazio alle persone sulle strade della città, applicando nuove regole, trasformando lo spazio pubblico, comunicando il cambiamento e coinvolgendo la comunità. Andrea Colombo racconta l’esperienza positiva ed innovativa di Bologna con un Intervento

Mobilita sostenibile e voto elettorale: il centrodestra difende lo spazio dell’auto

Anna Donati per Quale Energia Si fa sentire anche in Germania la campagna elettorale dopo i risultati in Baviera e Berlino, con il calo delle forze di governo di centrosinistra, la crescita del centrodestra e la pericola avanzata dell’estrema destra. Questo clima sembra avere effetti anche sulle politiche per la mobilità sostenibile, dove la Germania sembra rallentare. Questo almeno secondo quanto scrive il settimanale Der Spiegel e riportato su Internazionale. Il paese che più di tutti sembrava aver intrapreso con decisione la strada della limitazione del traffico nelle aree urbane, lo sviluppo delle piste ciclabili e delle aree car-free vede crescere il malcontento su questo fronte. A Giessen, 94mila abitanti, capitale dell’Assia il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di alcuni cittadini contro la

Enea-Universita’ Tor Vergata: confermata una forte interazione tra polveri sottili e Covid 19

Anna Donati per Quale Energia Quando scoppiò nel 2020 la pandemia da Covid 19 vi fu un intenso dibattito sul suo legame con l’inquinamento atmosferico ed in particolare sulle polveri sottili. La ricerca è proseguita in questi anni ed ora arriva uno studio ENEA – Università di Roma Tor Vergata che evidenzia una forte affinità tra il particolato atmosferico (PM2.5) e la proteina Spike del virus SARS-CoV-2 responsabile del Covid. I risultati, che descrivono l’interazione tra le polveri sottili e il virus attraverso simulazioni di dinamica molecolare eseguite con il supercalcolatore CRESCO6, sono stati pubblicati sulla rivista online Science of The Total Environment e rientrano nell’ambito del progetto Pulvirus.  “Durante la fase iniziale della pandemia la Lombardia e, in generale,

Trasporto merci: la strada complessa verso la decarbonizzazione

Anna Donati per Quale Energia Il raggiungimento del taglio del 55% delle emissioni climalteranti al 2030 e della neutralità climatica al 2050 passa anche attraverso la decarbonizzazione del settore del trasporto merci su strada. In Italia, nel 2019 le emissioni di gas serra dai trasporti sono state pari a 105,5 mln di tonnellate di CO2, equivalenti al 25,2% delle emissioni totali. In dettaglio emerge che il trasporto su strada è pari al 92,6% del totale: di queste il 68,7 % deriva dai veicoli privati passeggeri, 15,4% deriva dai veicoli per il trasporto merci pesante, il 10% deriva da veicoli commerciali leggeri, il 3,1 dal trasporto su autobus (dati Ispra). Rispetto al 1990, le emissioni nei trasporti invece di ridursi, come prescritto

Il monopattino alla ricerca di un ruolo nella mobilità delle città europee

Anna Donati per Quale Energia Negli ultimi dieci anni la sharing mobility è cresciuta in tutte le città europee. L’ultimo arrivato il monopattino elettrico, che viene utilizzato sia in condivisione che acquistato come mezzo privato dalle persone. Tutte le grandi città europee hanno fissato delle regole e bandi, hanno avviato delle procedure di monitoraggio, in diversi paesi esistono norme generali nazionali. Il senso delle riflessioni in corso è quella di come inserire il monopattino nella strategia di mobilità, che funzione ed uso incoraggiare verso l’utenza. La situazione è molto differenziata perché differenziate sono le strategie e le condizioni delle diverse realtà, nonché le politiche per il futuro. Di recente se né parlato a Parigi, nell’ambito del progetto IMPACTS, che raccoglie

Alluvione in Romagna. Invece di dare la colpa agli ambientalisti, lavorare subito ad un piano di adattamento

Intervento Anna Donati per TCI Sono nata a Faenza e la mia famiglia vive a Castel Bolognese, in provincia di Ravenna. Come tanti paesi della Romagna, a metà maggio ha vissuto in prima persona il dramma dell’alluvione, con il suo carico di morti, distruzione, perdita di cose famigliari e tanta ansia e paura. La catastrofe ambientale ha costretto l’intera comunità a fare i conti con qualcosa che non era mai accaduto in questa forma e intensità.Sindaci, Protezione Civile, aziende pubbliche, sono state al fianco della popolazione così come tanti ragazzi, ragazze e reti solidali, che hanno dato una grande mano per spalare fango e svuotare case alluvionate. Questa è stata la parte positiva della tremenda esperienza, così come l’abituale indole

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