I Verdi hanno fatto un duro ostruzionismo alla legge Lunardi che oggi è stata definitivamente approvata dal Parlamento
I Verdi hanno fatto un duro ostruzionismo alla legge Lunardi che oggi è stata definitivamente approvata dal Parlamento perché ci riporta dritti all’affarismo degli anni ’80, quando si facevano elenchi discrezionali di opere pubbliche senza Valutazione di impatto ambientale e senza il rispetto delle regole in materia di appalti e concorrenza. L’unico risultato fu la realizzazione di opere inutili ad elevato impatto ambientale, un grave spreco di risorse finanziarie pubbliche e l’apertura di numerose inchieste della magistratura.
“Questa legge spazza via dieci anni di riforme post-tangentopoli come la legge Merloni in materia di appalti, la legge di semplificazione e di riforma della conferenza dei servizi nonché il nuovo Piano Generale dei Trasporti che avevano riscritto le regole per coniugare la realizzazione di opere utili con la tutela dell’ambiente, mediante procedure accelerate e nel rispetto delle regole per la trasparenza e concorrenza negli appalti pubblici.” Così commentano i Senatori Verdi Anna Donati e Sauro Turroni l’approvazione oggi in Senato della “legge obiettivo”.
Va inoltre ricordato che il provvedimento è incostituzionale perché viola i poteri degli enti locali (comune, provincia, regione) usciti ulteriormente rafforzati dal referendum confermativo sul federalismo: incostituzionalità riconosciuta anche dal Governo che ha già annunciato modifiche al testo oggi approvato.
“Ma il nostro ostruzionismo non finisce qui perché il Ddl Lunardi è un piano di carta che ha bisogno di elenchi, di risorse, di decreti attuativi per diventare operativo e i Verdi contrasteranno questi provvedimenti, a partire dal Ddl Collegato Infrastrutture.” – assicurano il senatori Verdi Anna Donati e Sauro Turroni – “Il nostro obiettivo è selezionare opere utili per migliorare i servizi ai cittadini, nel rispetto dell’ambiente, di regole trasparenti per appalti e concorrenza e nel pieno rispetto delle Direttive europee.”
