Il fatto che Autocisa si appresti ad approvare il progetto definitivo del Tibre non può che rendere soddisfatto Maurizio Ottolini, vicepresidente della società
MANTOVA. Il fatto che Autocisa si appresti ad approvare il progetto definitivo del Tibre non può che rendere soddisfatto Maurizio Ottolini, vicepresidente della società. Dunque tutto come previsto nel rispetto dei tempi… «Sicuramente, il progetto fa passi in avanti». I costi però continuano a lievitare. Si era partiti nel 2001 con mille milioni di euro e ora si sarebbe arrivati a 1.800. Questi dati sono credibili? «Penso di sì, considerando le numerose e corpose prescrizioni del Cipe, cui bisognerà attenersi. In ogni modo faremo i conti precisi nel corso del prossimo consiglio di amministrazione». Chi farà fronte alle ulteriori spese? «E’ difficile che a farlo sia lo Stato. Dovrà intervenire Autocisa. Sarebbe già positivo, nelle attuali condizioni, che lo Stato provvedesse secondo quanto inizialmente previsto». La senatrice Anna Donati dei Verdi in un’interrogazione al governo chiede che a questo punto l’iter di approvazione venga interrotto sino a quando non saranno disponibili gli approfondimenti sulla redditività dell’opera e sui flussi di traffico… «Noi invece non lo fermeremo». E le opere stradali compensative riguardanti la tangenziale di Goito, Gazoldo e altri Comuni‘ «Rimangono vincolate alla realizzazione del Tibre. Secondo la convenzione sottoscritta in Regione, l’Autocisa si è fatta carico di una parte significativa di spesa». (g.g.)
Da: “La Gazzetta di Mantova”
Rubrica: Provincia