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Lunardi: “Di notte a 150km all’ora”
Ma poi ritratta: “Scherzavo”
Lunardi e i piaceri dell’automobile. Lasciano di stucco le esternazioni del ministro delle Infrastrutture in fatto di viaggi e velocità alla guida. “Vado anche a più di 150 km all’ora – dichiara il ministro- personalmente viaggio molto bene di notte e appena posso prendo la mia automobile e viaggio da solo”. Infuriano le polemiche: “Togliete i punti dalla patente a Lunardi”, tuona l’opposizione, allora il ministro aggiusta il tiro: “Scherzavo”.
Una “risposta ironica” a una “domanda ironica”, dunque, si difende il ministro. “E’ mia abitudine rispettare scrupolosamente i limiti di velocità”, ha ribadito in una nota ufficiale, giunta a riparare i danni di quello che nelle intenzioni doveva essere un commento scherzoso.
Scherzo riuscito fin troppo bene, però, perché escogitato e messo in atto proprio mentre da Aci e Censis venivano diffusi gli ultimi dati in fatto di patente a punti. Secondo il rapporto, infatti, grazie ad una riduzione della frequenza dell’uso dell’auto privata sono calate in maniera significativa le infrazioni. Il parcheggio in divieto di sosta, infatti, è sceso dell’11,9% rispetto al triennio 2001-03, mentre il superamento dei limiti di velocità, scende del 37,4%.
Ma se nelle intenzioni di Lunardi c’era la burla, così non è sembrato ad alcuni parlamentari dell’opposizione. “Quella della velocità è un’ostinazione- commenta Giorgio Pasetto, responsabile trasporti della Margherita- meno lo sono, per il ministro, le infrastrutture tanto annunciate”. Si tratta, per Pesotto, di un elogio ai comportamenti scorretti che dovrebbero costare al ministro tanti punti della sua patente. La pensa così anche la verde Anna Donati, che però va oltre e ne chiede le dimissioni dal dicastero dei Trapsorti in quanto “inadeguato ad occuparsi di sicurezza stradale”
E la battuta non è piaciuta neppure a Legambiente e Federconsumatori. “Che Lunardi amasse pigiare l’acceleratore non è un segreto – commenta il presidente onorario di Legambiente Ermete Realacci- ma di certo non ci aspettavamo una confessione, che per il cittadino suona proprio come un sberleffo”. Federconsumatori e Adusbef, invece, sottolineano come, mentre agli automobilisti vengono sottratti punti, un ministro della Repubblica se ne va in giro a vantarsi delle sue infrazioni.
Eppure i consumatori avevano fiutato la burla: “Ci auguriamo che tale dichiarazione sia solo una spacconata, ma- avvertono- assolutamente da non emulare”.