Crudeltà e contraddizioni della legge 40 sono state messe in luce dalla senatrice dei Verdi, Anna Donati
Crudeltà e contraddizioni della legge 40 sono state messe in luce dalla senatrice dei Verdi, Anna Donati, che ha partecipato all’incontro di Ostiglia insieme a Rita Scapinelli e al consigliere regionale dei Ds Antonio Viotto. Votare quattro volte sì ai referendum significa difendere la laicità dello Stato, pur rispettando le convinzioni religiose e difendere i diritti della donna. E un’apertura alla vita biologica e al diritto alla salute viene dal pastore valdese Emanuele Fiume, di Felonica, presente alla serata: «Andrò a votare perché sono libero due volte, come cittadino e come cristiano – sottolinea Fiume – e vado senza paura. Sono a favore della vita, non quella vista dal vetrino, ma quella reale». Il comitato per il sì ha parlato di ‘legge cattiva’, nell’obbligare la donna all’impianto, nella crudeltà di vietare un’analisi preventiva degli ovuli evitando malformazioni dei feti, della contraddizione di voler una vita ad ogni costo e permetterla poi di sopprimerla con l’aborto: «chiaro presentimento – sottolinea la Donati – di una volontà di manomettere la legge 194».
Da: “La Gazzetta di Mantova”
Rubrica: Cronaca