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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

La Regione taglia i fondi a Trenitalia e la Donati scrive al governo

11 Novembre 2004

Tutti contro tutti alla guerra dei treni

E’ bufera sulla rete ferroviaria lombarda, con l’assessore regionale Massimo Corsaro che minaccia di sospendere i pagamenti a Trenitalia per le linee più disastrate (in testa c’è la Milano-Mantova) mentre il segretario della Fit-Cisl, Dario Balotta, accusa il Pirellone di fare gli interessi delle Ferrovie Nord e sollecita le Province di Mantova e Cremona a eliminare almeno dieci dei 52 passaggi a livello che corrono lungo la tratta della vergogna. Ma l’eco dei disservizi è arrivata, puntuale, anche a Roma, dove la senatrice Anna Donati ha chiesto l’intervento del governo.  E’ affidata ad una lettera indirizzata all’amministratore delegato di Trenitalia, Elio Catania, la rabbia dell’assessore Corsaro, che scrive: «In Lombardia il trasporto ferroviario di interesse regionale è ormai evidentemente fuori controllo. E’ del tutto evidente che ritardi e soppressioni sono da ricondurre prevalentemente alla mancanza di un adeguato parco rotabile e di manutenzione». Quindi niente più soldi alla società per tutte le linee incriminate.  Duro il giudizio di Balotta, segretario della Fit-Cisl, che bolla la decisione di sospendere il pagamento a Trenitalia come “Un atto di debolezza” e attacca: «Equità distributiva, ccco cosa manca. Gli interventi della Regione sono sbilanciati verso il nord della Lombardia, a vantaggio delle province di Milano, Como e Varese e delle Ferrovie Nord (controllate dal Pirellone. Ndr)». Proprio il 15 novembre si concluderà la gara d’appalto europea per la linea Milano-Varese e tra i concorrenti figurano anche le Ferrovie Nord: per dirla con Balotta, «la Regione sarà arbitro e giocatore».  Lapidaria la replica dello stesso Corsaro: «Così come compro i servizi da Trenitalia lo faccio anche dalle Ferrovie Nord».  A rimarcare il ruolo di Cenerentola della Mantova-Milano è il consigliere regionale dei Ds Antonio Viotto, che rivela: «I 100 milioni di euro stanziati dalla Regione serviranno ad acquistare 13 convogli destinati all’hinterland milanese».  Intanto si attende la riunione congiunta dei consigli provinciale e comunale di Cremona del 17 novembre, dedicata proprio ai problemi della tristemente nota ‘linea della vergogna’. Per la provincia di Mantova parteciperà l’assessore Francesco Negrini, forte di un risultato incoraggiante: oggi la giunta dovrebbe approvare l’accordo attuattivo per la soppressione di due passaggi a livello tra Marcaria e San Michele in Bosco. Confermata anche la volontà di ospitare a Mantova un’iniziativa analoga.  Ma, come anticipato, della questione è stato investito anche il governo sollecitato ad intervenire dalla senatrice Donati con un’interrogazione affinché “garantisca una maggiore affidabilità del servizio ai passeggeri, per migliorare la condizione infrastrutturale e del materiale rotabile della linea Mantova-Milano e per ripristinare i servizi di stazione degli scali intermedi nonché il servizio deposito bagagli nella stazione di Mantova”. Inoltre, con una nota destinata ai ministri Lunardi e Siniscalco, la Donati ha chiesto di escludere la linea dall’applicazione della ‘supermulta’ di 25 euro.  Intanto, dopo il martedì nero dei pendolari, anche ieri si sono registrati altri ritardi e disservizi. E la saga continua.

Da: “La Gazzetta di Mantova”
Rubrica: Cronaca

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