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Intervista ad Anna Donati* «Impossibile ignorare i cittadini. Si torni a dialogare»
di t. cas.
«I fatti degli ultimi giorni in Val Susa dimostrano il totale fallimento delle Legge Obiettivo. Forse ora si capirà che non è possibile realizzare grandi opere senza il consenso dei cittadini». Non usa mezzi termini la senatrice dei Verdi, Anna Donati nel commentare gli incidenti degli scorsi giorni nell”area interessata alla costruzione della linea per l”alta velocità. «Lavorare di notte e con l”esercito non è certo un bel modo per realizzare le opere. D”altra parte, in Italia ogni volta che si è cercato di vincere i cittadini invece che convincerli non è stato realizzato nulla. Quando invece si è cercato il dialogo le cose sono andate avanti bene. Sulla Torino-Milano, per esempio, è stato usato il metodo della concertazione e quello che Lunardi chiama “il tempo perso dell”Ulivo” si è dimostrato molto utile perché oggi quei lavori, come si vede, possono procedere speditamente». Secondo i No-Tav l”opera in Val Susa sarebbe inutile… «La questione è stata studiata e sarebbe necessario aprire un dialogo su un tema che è tutt”altro che marginale: l”attuale linea trasporta 10 milioni di tonnellate di merci all”anno. Con una serie di interventi di adeguamento sarebbe possibile salire a 20 milioni l”anno. Per questo noi Verdi chiediamo che: primo, si proceda nell”adeguamento delle strutture esistenti, ciò permetterebbe fra l”altro un notevole risparmio di risorse economiche; secondo, l”incentivazione e la regolamentazione del traffico su rotaia; terzo, procedere alla limitazione del traffico dei tir in Val Susa. Bisogna stare molto attenti e non cedere alle provocazioni di chi, come quella del vice ministro Ugo Martinat che vuole l”alta velocità e il raddoppio del Frejus». Che cosa accadrebbe se venissero accettate le vostre richieste? «È possibile che, forse, nel giro di 20 anni l”attuale ferrovia diventerà satura, per questo riteniamo sia fondamentale il dialogo sul progetto per un eventuale bisogno futuro della linea». Ma si tratterebbe semplicemente di un rinvio e fra 20 anni avremmo le stesse proteste di oggi… «Il clima esasperato degli ultimi tempi non è determinato solo da chi si oppone alla realizzazione della Tav, ma soprattutto dal fatto che Lunardi grazie alla Legge Obiettivo può realizzare un”opera così senza il bisogno di consultare le popolazioni. Purtroppo una seria discussione è mancata anche nel centrosinistra perché negli anni in cui eravamo al potere fu scelto di realizzare l”alta velocità fra Torino, Milano e Napoli, poi di adeguare i trasporti regionali e locali, fu invece rinviata al futuro la decisione sulle tratte come la Torino-Lione o la Torino-Genova. È successo che la To-Mi-Na è in corso di realizzazione e serve effettivamente a velocizzare gli spostamenti di tutti, mentre per quanto concerne gli investimenti sui trasporti regionali e locali riceviamo la notizia che la finanziaria taglia il 30% del contratto di servizio alle Ferrovie dello Stato. L”Unione deve ripartire dalle scelte fatte fra il ’96 e il 2001 e deve chiarirsi se le poche risorse pubbliche disponibili debbano servire allo sviluppo del trasporto metropolitano e regionale, oppure, come mi pare vogliano Chiamparino e la Bresso, se dovranno essere utilizzate per far partire un”opera io francamente ritengo inutile».
*Senatrice dei Verdi in Commissione Lavori pubblici