Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Autostrade e gasolio più cari

18 Dicembre 2004

Il Corriere della Sera Economia

L’Aiscat: aggiornamento previsto per gli investimenti
Autostrade e gasolio più cari

Da gennaio i pedaggi aumentati fino al 2,5%, sul diesel ecologico ritocchi di 0,02 centesimi

Dal primo gennaio 2005 autostrade più care (Ansa)
ROMA – Questa volta non ci sarà nessun rinvio. L’aumento delle tariffe autostradali nel 2005 scatterà dal primo gennaio prossimo per tutte le concessionarie che lo avranno stabilito. A questo punto c’è solo da conoscere l’entità dell’aggravio che, secondo indiscrezioni, dovrebbe aggirarsi tra il 2% e il 2,5%, comunque sopra l’inflazione. Ma per gli automobilisti non è l’unica notizia negativa: per chi viaggia a diesel, da capodanno è in arrivo una nuova stangata dovuta all’obbligo, imposto dall’Ue, di utilizzare un nuovo prodotto a basso tenore di zolfo ma con un costo maggiore di almeno 0,020-0,025 euro al litro. L’impatto sarà di un euro per ogni pieno di un automobile di medio-grande cilindrata.

L’adeguamento ormai quasi automatico delle tariffe autostradali è invece il risultato della nuova normativa, approvata nel febbraio scorso, secondo cui i pedaggi vengono riveduti in base alla formula del «price cap», tenendo conto non solo dell’inflazione programmata ma anche degli obiettivi di produttività assegnati alle concessionarie e delle variazioni della qualità del servizio. Il meccanismo, che è stato semplificato con l’eliminazione del passaggio dal Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica), prevede che i concessionari comunichino al concedente, entro il 30 settembre di ogni anno, le variazioni tariffarie. Questi verifica nei quarantacinque giorni successivi la correttezza degli adeguamenti che poi vengono comunicati tempestivamente dal concedente ai ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia e applicati dal primo gennaio dell’anno successivo.

«Il meccanismo – attacca Anna Donati, senatrice dei Verdi – favorisce le concessionarie perché solo in un secondo momento possono essere rilevati eventuali scostamenti tra le opere promesse, a fronte degli aumenti, e quelle realizzate effettivamente». Per Adiconsum si tratta di aumenti ingiustificati che possono provocare un effetto di trascinamento su altre tariffe. «Abbiamo calcolato che per ciascuna famiglia ci sarà un aggravio di 11 euro – sostiene Ennio Lannutti dell’Adusbef -. E’ inutile tagliare le tasse se poi si consentono questi aumenti». «L’incremento – ha risposto il presidente dell’Aiscat (associazione concessionarie) Fabrizio Palenzona – pesa sul paniere Istat per il 3 per mille e tiene conto di un’impressionante mole di investimenti societari spalmati nel tempo».

Antonella Baccaro

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