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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

No al taglio del fondo Automotive in Legge di Bilancio

31 Ottobre 2024

Con il Disegno di Legge di Bilancio 2025 il Governo taglia in un colpo solo l’80% del Fondo automotive, 4,6 miliardi di euro in meno nei prossimi 6 anni. L’Alleanza Clima Lavoro si oppone a un definanziamento sconcertante, che incombe sul futuro di lavoratori e imprese della filiera e che compromette la transizione dell’automotive verso una mobilità a zero emissioni.

Un taglio di 4,6 miliardi di euro previsto dal Disegno di Legge di Bilancio 2025: la scure del Governo si abbatte sul cosiddetto “Fondo Automotive”, ovvero il “Fondo per la transizione verde, la ricerca, gli investimenti del settore e per il riconoscimento di incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti” istituito dal Governo Draghi con il Dl. 17/2022, con una dotazione complessiva di 8,7 miliardi fino al 2030.

I numeri della manovra finanziaria sono impietosi: dal 2025 e fino al 2030 andranno al Fondo Automotive solo 200 milioni di euro l’anno, per un totale di 1,2 miliardi, a fronte dei 5,8 miliardi previsti per i prossimi sei anni. Una riduzione complessiva pari all’80%: in pratica una cancellazione del Fondo. Viene così sostanzialmente azzerato il piano di incentivi per l’acquisto di auto, che con l’Ecobonus è valso quasi 2 miliardi di euro tra 2023 e 2024. Lo stesso vale per i contratti di sviluppo e gli accordi di innovazione, che hanno destinato 800 milioni di euro negli ultimi due anni per finanziare progetti di investimento produttivo e di ricerca e sviluppo per le imprese della filiera automotive centrati su tecnologie, componenti elettroniche e software avanzate, sistemi di guida assistita e di ricarica per veicoli elettrici.

Le 11 organizzazioni che aderiscono all’Alleanza Clima Lavoro – Campagna Sbilanciamoci!, FIOM-CGIL, Transport&Environment Italia, Motus-E, Legambiente, CGIL Piemonte, Kyoto Club, FILT-CGIL, WWF Italia, Greenpeace Italia, FLAI-CGIL – stigmatizzano il definanziamento e chiedono un immediato passo indietro e un cambio di rotta al Governo.

“Una decisione incomprensibile, miope e autolesionista di fronte alle difficoltà che il settore dell’auto sta affrontando in Italia e in Europa e alle sfide della transizione ecologica con il passaggio dal motore endotermico a quello elettrico”, si legge in una nota dell’Alleanza Clima Lavoro. “Fare cassa mettendo a rischio il futuro di migliaia di lavoratori e imprese e sacrificando un’intera filiera che rappresenta un asset industriale strategico per il Paese, per continuare a finanziare le industrie degli armamenti, è quanto di più sbagliato si possa immaginare. La strada da seguire – prosegue la nota dell’Alleanza Clima Lavoro –  è quella opposta, non solo cancellando il taglio previsto in Legge di Bilancio, ma investendo molto di più sul settore, salvaguardando l’occupazione e sostenendo senza esitazioni una giusta transizione ambientale e sociale verso una mobilità a zero emissioni.”

Contatti e ufficio stampa: Cecilia Begal | 391 4750638 | climalavoro@sbilanciamoci.org

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