XV legislatura
Interrogazione a risposta orale
Atto n. 3-00160
Pubblicato il 5 ottobre 2006
Seduta n. 47
CARLONI , FINOCCHIARO , NEGRI , PIGNEDOLI , BASSOLI , DONATI , MONGIELLO , SOLIANI , RUBINATO , MAGISTRELLI , PISA , SERAFINI , FRANCO Vittoria , NARDINI , PALERMO , VANO , PELLEGATTA , PALERMI , BOCCIA Maria Luisa , CAPELLI , VILLECCO CALIPARI – Al Ministro dell’interno. –
Premesso che:
il 30 novembre 2005, con apposito decreto, è stata istituita presso il Ministero dell’interno la Consulta per l’Islam, quale organismo consultivo volto a favorire il dialogo tra lo Stato e la comunità islamica nazionale e a migliorare la conoscenza delle problematiche di integrazione e di inserimento delle comunità stesse nella società nazionale, nel rispetto della Costituzione e delle leggi della Repubblica;
tra i compiti affidati alla Consulta per l’Islam, assume particolare rilevanza l’elaborazione della “Carta dei valori e dei principi”. Essa rappresenta lo strumento per favorire la piena integrazione delle diverse comunità presenti in Italia e per riaffermare, fra queste, i principi di convivenza e reciproco rispetto, di non discriminazione e di pari opportunità, di pluralismo religioso e culturale, e soprattutto di uguaglianza fra uomo e donna;
per la stesura del suddetto documento, i membri della Consulta per l’Islam saranno affiancati da un Comitato scientifico composto da esponenti del mondo della cultura e del diritto. A loro spetterà il compito di elaborare la bozza della “Carta dei valori e dei principi”, dopo aver consultato le associazioni e gli esponenti delle diverse comunità religiose ed etniche presenti in Italia;
tenuto conto che, nella Consulta, attualmente, vi è la presenza di sole cinque donne su un totale di sedici componenti e che nel Comitato scientifico vi è la presenza, finora, di una sola donna;
l’uguaglianza delle donne e degli uomini è un diritto fondamentale e rappresenta un valore determinante per la democrazia del Paese. Per essere compiuto pienamente, il diritto non deve essere solo riconosciuto formalmente, ma deve essere effettivamente esercitato e riguardare tutti gli aspetti della vita politica, economica, sociale e culturale dell’Italia;
il pieno coinvolgimento delle donne nello sviluppo e nell’attuazione delle politiche di integrazione permette di prendere in considerazione il loro punto di vista, la loro esperienza vissuta, il loro modo di fare e la loro creatività,
si chiede di sapere:
se non si intenda adeguare la composizione della Consulta e del Comitato scientifico al fine di garantire la presenza paritaria di donne e di uomini nelle medesime;
se non si ritenga opportuno che nella stesura definitiva della “Carta dei Valori e dei principi”, sia contenuto espressamente il principio di parità e di uguaglianza tra uomini e donne, così come sancito dall’articolo 3 della Costituzione.