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Wella “Scontato il nulla di fatto in Regione. Il ministro convochi tavolo nazionale”

8 Ottobre 2004

La sen. Donati sollecita l’intervento diretto del ministro Marzano sul caso Wella Italia

Dopo lo scontato nulla di fatto al tavolo regionale, ora il ministro Marzano non può più tirarsi indietro: si impegni a convocare al più presto il tavolo di confronto a livello nazionale, chiamando Procter&Gamble e sindacati al fine di individuare una soluzione per i lavoratori di Wella Italia.
La pensa così la senatrice mantovana Anna Donati che oggi ha preso nuovamente carta e penna per sollecitare un intervento diretto del ministro delle Attività Produttive sulla questione occupazionale dello stabilimento di Castiglione delle Stiviere.
“Nei giorni scorsi – ha reso noto la senatrice Donati – ho ricevuto risposta dal ministro alla mia prima lettera. Mi è stato riferito che sulla vertenza in questione ‘in accordo con la Regione Lombardia, sono stati avviati a livello regionale incontri tra la stessa azienda e le Amministrazioni locali’ e che ‘solo successivamente sarà attivato il tavolo presso questo ministero’. ”
“Considerato però che al tavolo regionale del 6 ottobre scorso la vertenza sembra essersi completamente arenata – ha aggiunto la  senatrice – a questo punto deve essere il ministro Marzano ad impegnarsi direttamente, convocando il tavolo di confronto nazionale con l’azienda multinazionale P&G e le parti sociali, gravemente escluse fino ad ora dalla trattativa, per cercare una soluzione concreta.”
“Ribadisco il mio appoggio alla battaglia che i lavoratori e sindacati, insieme alle Istituzioni locali, stanno tenendo viva in ogni sede utile e parteciperò – ha annunciato Donati – al presidio che si terrà venerdì 15 ottobre davanti alla prefettura di Mantova. Le scelte aziendali di un colosso multinazionale non possono ricadere sui lavoratori di un stabilimento che, peraltro, ha registrato un fatturato in crescita. Si apra un confronto serio a livello nazionale per mettere a punto un piano per sventare l’ipotesi di licenziamento per i 185 lavoratori. Il ministro – ha concluso la senatrice – mantenga i propri impegni convocando al tavolo delle trattative oltre all’azienda anche le organizzazioni sindacali, naturalmente deputate a rappresentare i diritti dei lavoratori.”

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