L’appello per il risanamento dei laghi di Mantova di Fabio Severi, Sandro Sutti e Claudio Meneghetti, pubblicato sulla Gazzetta, è prezioso e non deve cadere nel vuoto
L’appello per il risanamento dei laghi di Mantova di Fabio Severi, Sandro Sutti e Claudio Meneghetti, pubblicato sulla Gazzetta, è prezioso e non deve cadere nel vuoto. Il risanamento equivale a riappropriarsi di una parte rilevante del territorio, scenario naturale della città storica. Perché la balneazione dei laghi, vissuta dai cittadini fino agli anni ’60, è ancora presente nella memoria. Proprio per questo ha raccolto moltissime adesioni l’appello di associazioni e cittadini per la balneabilità dei laghi. Certo i problemi non mancano. C’è molto lavoro da fare. Dai dati elaborati dal Labter-Crea e confermati dalla ricerca resa nota nei giorni scorsi dal Consorzio del Parco del Mincio, emergono problemi di inquinamento sia puntuale che diffuso dei laghi. Problemi di gestione delle acque e di pulizia dei canali, documentati in modo rigoroso. Ma si è riconosciuto anche che negli ultimi anni l’attenzione dei cittadini e quella delle Istituzioni locali ha cominciato a produrre risultati misurabili: rendere balneabili i laghi non è un obiettivo impossibile, ma, con l’indispensabile impegno di tutti, è un risultato raggiungibile. Le azioni da svolgere sono tante, contro l’inquinamento puntuale, per risanare gli scarichi del polo chimico, per rinaturalizzare le sponde e per una corretta gestione delle acque al fine di favorire l’autodepurazione. Per sostenere i processi di conversione in agricoltura che costituisce una delle cause dell’inquinamento diffuso e su cui è indispensabile coinvolgere il mondo agricolo nelle decisioni. Azioni che dovranno essere comprese nel Contratto di Fiume, lo strumento previsto da una legge regionale per coordinare e finanziare le diverse fasi di risanamento e su cui la Regione Lombardia ha già annunciato la propria disponibilità ed il proprio sostegno. Senza dimenticare che l’altro capitolo del risanamento riguarda la bonifica del polo chimico di Mantova, annoverato tra i siti di interesse nazionale da risanare. Proprio grazie alla proposta delle forze di opposizione in Parlamento, i «laghi di Mantova» sono stati inseriti in una legge per poter finanziare anche con risorse pubbliche il risanamento di sponde e laghi. Una bonifica che però procede troppo a rilento per i ritardi del ministero dell’Ambiente che non sblocca i progetti preliminari di bonifica e non assegna le indispensabili risorse. Una situazione che ci vede impegnati in continue azioni di pressione per avviare celermente le bonifiche. Per questo è utile l’appello. Perché, se vogliamo ottenere risultati, dobbiamo coordinare tutte le nostre azioni: a partire dalle istituzioni locali e regionali, coinvolgendo i parlamentari e i consiglieri regionali, senza dimenticare i parlamentari europei, perché diversi progetti in ambito comunitario puntano proprio a sostenere il risanamento delle acque. E senza tralasciare le associazioni dei cittadini, naturale presidio sul territorio. Anna Donati Senatrice Verdi-L’Ulivo
Da: “La Gazzetta di Mantova”
Rubrica: Lettere