Il governo risponde all’interpellanza della senatrice mantovana sul polo chimico di Viadana
La Donati (Verdi-L’Ulivo) replica: “Positivo che il Governo riconosca l’entità del problema, che abbia giudicato carente il rapporto di sicurezza, e che abbia fissato entro la fine di giugno una verifica ispettiva. Ma restano del tutto insufficienti le misure messe in campo per tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente.”
Positivo che il Governo riconosca l’entità del problema ambientale riguardante il polo chimico di Viadana e Pomponensco, richiedendo un più dettagliato rapporto di sicurezza, ma restano del tutto insufficienti le misure messe in campo dai vari ministeri competenti per verificare l’impatto ambientale e sanitario in quei territori. Questa la replica della senatrice Donati (Verdi-L’Ulivo) al sottosegretario per i Rapporti col Parlamento Ventucci, che qualche giorno fa ha risposto in Aula all’interpellanza presentata dalla parlamentare mantovana su sollecitazione delle comunità locali preoccupate per la situazione del polo chimico viadanese.
“E’ incoraggiante sapere che il Ministero dell’Ambiente abbia previsto l’attivazione di una verifica ispettiva propria per accertare l’adeguatezza della politica di prevenzione degli incidenti rilevanti entro il primo semestre del 2002. E’ in parte soddisfacente che il Ministero dell’Ambiente metta in campo azioni proprie rispetto alla segnalazione di attività che nascono con medie dimensioni e successivamente crescono in distretti industriali che diventano sempre più ampi e pericolosi, in Comuni di piccole dimensioni ai quali non corrisponde una capacità di controllo di equa potenza.”
“Ho appreso inoltre dal sottosegretario Ventucci – ha continuato la senatrice Donati – che il Comitato tecnico regionale ha sospeso le istruttorie tecniche per la società Sadepan e per la società chimica Pomponesco poiché le carenze riscontrate nel rapporto di sicurezza prodotto non hanno consentito di esprimere valutazioni tecniche di competenza. Oggi, 20 marzo, è la data in cui è stata aggiornata la seduta dell’istruttoria che riguarda queste società. ”
“Mi rammarico invece del fatto non sia stata accolta la mia richiesta di una immediata un’indagine ambientale, perché avrebbe consentito in quel polo, che sta diventando il primo polo chimico italiano per la produzione di formaldeide, di identificare anche delle specifiche indagini sanitarie riferite agli effetti sulla salute, verificando l’impatto in termini epidemiologici sui lavoratori e sui cittadini interessati. Purtroppo ancora una volta si è riconfermata la tendenza che nelle aree a rischio si interviene sempre a posteriori, e non quando la condizione di rischio si sta costituendo.”
“Ho inoltre espresso la mia insoddisfazione – ha concluso la Donati – sia per il parere negativo del governo all’istituzione di una Caserma dei Vigili del fuoco a Viadana, e sia per la mancata individuazione di percorsi più idonei per il trasporto delle sostanze pericolose, individuazione questa rimandata al Comitato tecnico regionale.”