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Commercio Armi “Il governo cambia la legge 18590: un autentico regalo ai mercanti di morte”

27 Marzo 2003

Il Senato approva le modifiche alla legge 185/90 inserite nella ratifica dell’Accordo Quadro di Farnborough

COMMERCIO ARMI/ La sen. Donati interviene in Aula: “Se l’Italia non è un Paese belligerante, perché nei fatti governo e maggioranza lavorano per la guerra? ”

Se è vero, come continua a sostenere Berlusconi, che l’Italia non è un Paese belligerante, non c’è ombra di dubbio che, nei fatti, maggioranza e governo lavorano chiaramente per la guerra, proprio mentre è in corso un conflitto armato.
E’ il commento sconcertato della senatrice verde Anna Donati sulla ratifica di oggi da parte del Senato dell’Accordo Quadro di Farnborough sulla difesa europea, che contiene modifiche alla legge 185 del 1990, in materia di produzione ed export di armamenti.
“Nonostante la nostra dura opposizione parlamentare, i numerosi appelli di associazioni cattoliche, pacifiste, sindacali, e la mobilitazione guidata, fra gli altri, da padre Alex Zanotelli, il governo ha tirato dritto, ratificando un accordo internazionale che ha voluto impropriamente integrare con sostanziali modifiche alla legge vigente 185/90 – ha dichiarato la sen. Anna Donati -. La ratifica di oggi in Senato, dopo un’incalzante votazione in Aula, sancisce una chiara vittoria degli interessi economici dei mercanti di armi, che sono riusciti ad ottenere, dalla maggioranza parlamentare, un sostanziale allentamento dei controlli finanziari, del controllo da parte del Parlamento sul commercio di armi e la possibilità concreta di triangolazioni con Paesi che violano i diritti umani.”
“La ratifica dell’Accordo Quadro firmato da Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Svezia e Spagna non richiedeva affatto la modifica della nostra legge 185 del 1990, una legge che venne approvata proprio a seguito dello scandalo bancario BNL Atlanta, per le accertate triangolazioni di commercio di armi all’Iraq, in cui fu coinvolto anche il nostro Paese. Modificare la L.185/90 significa eliminare quei meccanismi di controllo e trasparenza nell’esportazione di armamenti che avevano posto il nostro Paese all’avanguardia in Europa. ”
“In particolare, queste modifiche peggiorative riguardano la semplificazione della vigilanza  e delle procedure di controllo attraverso la cosiddetta licenza globale di progetto, che sarebbe estesa a tutti i Paesi europei (anche ai non firmatari dell’accordo di Farnborough) e a quelli NATO. Inoltre – ricostruisce la Donati – gli operatori non dovranno più esibire il certificato d’uso finale, che consente di accertare il destinatario finale delle armi. Sarà possibile vendere armamenti anche a Paesi che si macchiano di violazioni dei diritti umani, purché non siano “gravi”, distinzione questa che pone una dubbia discrezionalità nella valutazione. Non ci sarà più la relazione annuale al Parlamento, un passaggio importante per la trasparenza su questa delicata materia. Per la trasparenza nei passaggi ed i controlli rigorosi sanciti dalla L.185/90 – ha ricordato la sen. Donati –  la nostra legislazione vigente ha anticipato il Codice di Condotta europeo, il primo approccio comune e responsabile sull’esportazione di armi da parte dei Paesi europei approvato nel ’98 e che il Parlamento Europeo nel 2000 ha chiesto di rendere più stringente  e vincolante. Con il provvedimento approvato oggi invece si va esattamente nella direzione opposta.”
“Infine, proprio mentre la guerra è già in corso e la minaccia del terrorismo è una realtà drammaticamente attuale – ha concluso la senatrice Donati – l’unico impegno concreto che si assume il governo Berlusconi è “più armi per tutti”. Un vero regalo ai fabbricanti di armamenti e ai mercanti di morte.”

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