Search
Close this search box.

Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Centrale Sermide”Governo dica no ad ampliamento e ascolti pareri delle istituzioni locali”

4 Febbraio 2004

La sen. Donati interroga i ministri dell’Ambiente e Attività Produttive sulla centrale di Sermide

Il potenziamento ad olio combustibile della centrale di Sermide deve essere fermato. Espone le comunità locali ad un altissimo livello di emissioni inquinanti; è in contrasto con il Programnma Energetico Regionale e ha già ricevuto parere negativo da Provincia di Mantova, Comune di Sermide e Consorzio degli Enti locali del Destra Secchia.
E’ quanto la senatrice verde Anna Donati ha voluto portare all’attenzione del governo presentando una interrogazione urgente rivolta ai ministri dell’Ambiente, Altero Matteoli, e delle Attività Produttive, Antonio Marzano.
“Il primo progetto relativo alla Centrale termoelettrica di Sermide, autorizzato con DM 112 del 2000, prevedeva 3 gruppi da 250 MW per un totale di 750 MW a Ciclo Combinato Turbo Gas e la demolizione delle 4 vecchie sezioni ad Olio Combustibule Denso e gas naturale – ha illustrato la senatrice Donati – ma il 29 dicembre scorso la Società Edipower ha pubblicato lo Studio di Impatto Ambietale relativo al ripotenziamento della stessa centrale proponendo invece il recupero delle 2 sezioni ad Olio Combustibile. Questo progetto, che prevede una potenza complessiva installata di 1.838,4 MW, innalza  notevolmente tutti i livelli di emissione di agenti inquinanti esponendo così le popolazioni locali ad un alto rischio sanitario e ambientale.”
“Il potenziamento di quasi 1.000 Mwe – prosegue l’interrogazione – va ad assommarsi ad altri 4 interventi autorizzati o in via di autorizzazzione sul territorio mantovano. Si tratta di progetti che comporteranno un aumento delle potenze da 2846 ai futuri 5.021 Mwe, tanto che il caso Mantova andrebbe da solo a coprire quasi la metà dell’intero fabbisogno lombardo.”
“Come avevo sottolineato in Parlamento durante l’esame del decreto sblocca-centrali, – ha ricordato Donati –  già  la precedente offerta energetica andava ben oltre la domanda effettiva del territorio provinciale mantovano. Ed ora, lo scenario di potenziamento previsto è in netto contrasto anche con le priorità territoriali definite dal Programma Energetico Regionale lombardo (approvato il 21 marzo 2003) e da una successiva deliberazione regionale dell’8 agosto 2003, che escludono il mantovano dalle zone ove autorizzare nuove grandi centrali.”
“Inoltre, sulla base di un corposo documento scientifico, il 26 gennaio scorso la Provincia di Mantova ha approvato all’unanimità una delibera che esprime la propria contrarietà all’ampliamento della Centrale di Sermide, con il mantenimento delle sezioni 1 e 2 a vapore. A distanza di due giorni, il 28 gennaio, – ha continuato la senatrice verde – anche il Consiglio Comunale di Sermide ha deliberato un parere negativo sullo Studio presentato da Enipower il 29 dicembre scorso, che a fronte di un considerevole aumento del carico inquinante sul territorio, non propone compensazioni ambientali tali da rientrare nei parametri definiti dal DM 112/2000. Analogo parere negativo, infine, è stato espresso anche dal Consorzio dei Comuni del Destra Secchia.”
” E’ chiaro che siamo purtroppo di fronte a quell’esproprio dei poteri decisionali delle Istutizioni locali interessate, che avevo già denunciato in occasione del dibattito sul cosiddetto sblocca-centrali e proprio per questo – ha concluso la sentrice Donati – ho chiesto ai ministri Matteoli e Marzano di non approvare il potenziamento ad olio combustibile della centrale di Sermide e di attuare interventi urgenti per la chiusura degli attuali gruppi ad olio combustibile, come previsto dai precedenti accordi.”

Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e garantire il corretto funzionamento del sito. Continuando a utilizzare questo sito, riconosci e accetti l'uso dei cookie.

Accetta tutto Accetta solo i necessari