“Il codice in materia di appalti forniture e servizi è l’affondo finale del Governo Berlusconi alla legge Merloni, che viene cancellata per consentire maggiore discrezionalità e trattativa privata, a spese della trasparenza e della concorrenza”. E’ il commento della senatrice Anna Donati, capogruppo dei Verdi in commissione LLPP, al codice in materia di appalti e forniture approvato oggi dal Consiglio dei Ministri.
“Il testo approvato – prosegue l’esponente dei Verdi – prevede, infatti, un forte ampliamento dell’uso della trattativa privata per la realizzazione di appalti pubblici e nelle gare della progettazione. Le nuove norme stabiliscono l’eliminazione completa della separazione tra progettazione e realizzazione delle opere prevista dalla Merloni, che aveva migliorato la qualità dei progetti. Il testo prevede anche un forte ampliamento della procedura ristretta di selezione riducendo le gare ad evidenza pubblica. Inoltre, stabilisce il ridimensionamento delle attuali tariffe calmierate negli arbitrati, consentendo l’innalzamento tariffario a spese delle risorse pubbliche.
“Il Governo – accusa la parlamentare del Sole che Ride – ha dato il via libera a questo testo in modo illegittimo e incostituzionale, perché è andato decisamente oltre i paletti fissati dalla delega, contenuti nell’articolo 25 della legge Comunitaria 2005, che prevedeva il recepimento delle direttive 2004/17 e 2004/18, usate strumentalmente per cancellare la legge Merloni, sottraendo il potere decisionale al Parlamento”.
“Infatti, la delega prevede che venga reso soltanto un parere dalle competenti commissioni parlamentari, che non è nemmeno vincolante. Anche il ruolo delle Regioni viene fortemente ridimensionato, perché vengono dati 30 giorni di tempo per esprimersi, dopodiché il Governo potrà emanare il testo definitivo anche in assenza del parere della Conferenza Stato-Regioni.
Fin dal primo giorno del loro insediamento, il Governo Berlusconi ed il Ministro Lunardi hanno tentato in ogni modo di azzerare la legge Merloni in Parlamento, senza riuscirvi e, adesso, a tempo scaduto, tentano il colpo di mano. Come Unione – conclude Donati – siamo pronti ad una forte opposizione dentro e fuori le istituzioni, come abbiamo sempre fatto in questi anni, per garantire concorrenza, trasparenza e qualità negli appalti pubblici “.