Indegna svendita di fine stagione al Cipe in seduta clandestina.
“Con un governo già dimissionato, il Cipe, in seduta clandestina presieduta da Berlusconi, chiude la lunga stagione di saldi con una indegna svendita finale: l’ approvazione di una delibera per forzare la proroga delle concessioni autostradali per la Brescia Padova SpA ed Autocamionale della Cisa. Una decisione illegittima, che il presidente Berlusconi si appresterebbe a firmare nelle prossime ore ed in aperta violazione delle norme italiane e comunitarie. Per fermare questo ennesimo assalto, avallato da un Anas in liquidazione e che non vigila sull’interesse pubblico, invieremo subito una diffida al presidente del consiglio ed al ministro delle Infrastrutture dimissionari, una memoria alla Corte dei Conti ed un esposto a Bruxelles”. Così i senatori Anna Donati (Verdi), Paolo Brutti (DS) e Luigi Zanda (DL) commentano la decisione assunta nella seduta odierna del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe).”Innanzitutto, a pochi giorni dall’insediamento del nuovo Esecutivo – contestano gli esponenti dell’Unione – il governo si sarebbe dovuto limitare alla gestione ordinaria. Invece, sotto le pressanti richieste di proroga avanzate dalle concessionarie autostradali ed avallate dall’Anas, oggi il Comitato ha preso una decisione estremamente grave per forzare la proroga delle concessioni autostradali, rispettivamente di 23 anni per Brescia Padova Spa e 34 anni per Autocisa. Le proroghe sono infatti in palese contrasto non solo con la normativa nazionale (la direttiva interministeriale Ciampi-Costa n. 238/98), ma anche con le norme comunitarie in materia di appalti e concessioni (direttiva 93/37/CE) che impongono alla scadenza delle concessioni l’obbligo di mettere a gara d’appalto l’intera gestione delle concessioni, inclusi gli investimenti previsti nelle Convenzioni in essere. Per sventare questo ennesimo tentativo di violazione delle regole di concorrenza e trasparenza del mercato – annunciano – diffidiamo il presidente del consiglio ed il ministro delle Infrastrutture Lunardi, entrambi dimissionari, dal firmare i decreti di proroga delle concessioni, ritenendoli fin da ora responsabili anche dei danni economici che questi atti arrecano ai bilanci dell’Anas e dello Stato”.
“Per queste ragioni – concludono i senatori Donati, Brutti e Zanda – trasmetteremo una dettagliata memoria alla Corte dei Conti affinché non registri i decreti ed invieremo un esposto a Bruxelles finalizzato all’apertura di una procedura di infrazione per violazione delle norme Ue sulla concorrenza e trasparenza nel mercato”.