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Caccia volpi, fermare strage annunciata nel territorio di Rovigo

29 Novembre 2006

Donati raccoglie appello della LAV e scrive alla Provincia

“Sul territorio di Rovigo si preannuncia una vera e propria strage di volpi. La Provincia non si macchi di queste uccisioni e ritiri il provvedimento che autorizza pratiche venatorie inaccettabili”. Così la senatrice eletta in Veneto, Anna Donati (Verdi-Pdci), raccoglie l’appello della LAV di Rovigo e scrive una lettera al Presidente della Provincia, all’ Assessore alla Caccia ed al Capo servizio Risorse faunistiche-caccia e vigilanza.”Sono stata informata dalla LAV di Rovigo – si legge nella nota – che l’Amministrazione provinciale ha emanato un provvedimento che autorizza un vero e proprio stermino di volpi da febbraio a maggio 2007/2008 ad opera dei micidiali ‘cani da tana’. Si tratta – spiega – di cani addestrati appositamente, per entrare nelle tane di volpe allo scopo di sbranare le madri con i loro cuccioli. Nel caso in cui la volpe riuscisse a fuggire, all’esterno della tana si troverebbe 23 cacciatori pronti a completare l’opera”.
“Dalla segnalazione della Lega Anti Vivisezione – continua Donati – apprendo che l’unica motivazione addotta dalla Provincia per l’abbattimento consiste nell’intento di diminuire il presunto impatto che questa specie (Volpe) ha nei confronti di alcune specie d’interesse venatorio (primariamente Lepre e Fagiano). Da questo si deduce che le volpi saranno sterminate solamente perché si cibano di animali che i cacciatori hanno deciso essere di loro esclusiva proprietà, arrogandosi il diritto di fucilarli a piacimento”.
“E’ inaccettabile che, ancora oggi, i cacciatori vengano sempre e comunque accontentati anche nelle loro richieste più estremiste. Per queste ragioni – conclude la senatrice Donati – chiedo alle Autorità competenti di ritirare con urgenza il provvedimento che autorizza l’inutile uccisione: le volpi non appartengono ai cacciatori, ma sono patrimonio di 60 milioni di cittadini italiani”.

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