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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Appalti, accolte dal governo le nostre critiche al Codice

28 Giugno 2006

Stop a trattativa privata e appalto integrato, restano le regole della Merloni

“Con il rinvio delle norme su appalto integrato e trattativa privata, il governo ha accolto nel maxiemendamento le critiche più rilevanti mosse dall’Unione al Codice Appalti. Restano così vigenti quelle regole di concorrenza e trasparenza della legge Merloni che avevamo difeso e che rischiavano di essere spazzate via dal 1° luglio. Con il rinvio ‘selettivo’ la Commissione Lavori Pubblici potrà ora correggere questi gravi punti del Codice attraverso gli strumenti previsti dalla stessa legge delega, approvata dal governo Berlusconi a Camere già sciolte”. Così la senatrice verde Anna Donati, presidente della Commissione Lavori Pubblici, commenta il rinvio all’1°febbraio 2007 dell’efficacia di alcune parti del Codice Appalti, inserito nel maxiemendamento presentato dal governo al decreto 173 “proroga di termini”.”Registro con favore il fatto che il governo abbia sospeso l’efficacia delle norme più controverse del Codice – dichiara –  che l’Unione ha sempre ritenuto negative e non derivanti da obblighi comunitari. Mi riferisco, in particolare, all’estensione della trattativa privata negli appalti e all’uso liberalizzato dell’appalto integrato che consente sempre progettazione ed esecuzione dei lavori da assegnare ad un unico soggetto. Norme su cui il Consiglio dei Ministri già ha presentato, su proposta del Ministro Di Pietro, un primo decreto legislativo di correzione che nelle prossime settimane arriverà all’attenzione del Parlamento per il previsto parere”.
“Nei giorni scorsi – ricorda Donati – con un emendamento a mia prima firma, e sottoscritto da tutti i gli esponenti dell’Unione in Commissione LLPP, avevamo chiesto la sospensione dell’efficacia di tutte le norme del nuovo Codice Appalti, un testo su cui grava peraltro un pesante parere negativo della Conferenza Stato-Regioni. La complessità delle norme ed i tempi ristretti ci avevano indotto alla formulazione di questo emendamento per rendere più semplice ed agevole l’attuazione delle norme per le stazioni appalti, gli operatori e le imprese. Il Governo con questo emendamento sospende parzialmente parti del codice appalti che a questo punto entrano in vigore in modo differenziato, creando certamente non poche incertezze nel settore. I profili di cui si chiede la sospensione – spiega – sono i contratti relativi a lavori, a servizi e a forniture, nei settori ordinario e speciale, limitatamente a Centrali di committenza; il Dialogo competitivo, Accordi quadro (quest’ ultimo solo per i settori ordinari). Gli appalti di lavori pubblici di qualsiasi importo nei settori ordinari, limitatamente alla progettazione esecutiva ed esecuzione, all’esecuzione previa acquisizione di progetto definitivo ed esecutivo ed alla procedura negoziata con o senza previo bando”.
“Noi avremmo preferito una sospensione dell’efficacia dell’intero Codice, ma – conclude la presidente Donati – apprezziamo il testo presentato dal Governo che permette di correggere i punti più controversi e negativi del testo, mantenendo in vigore le regole cardine di trasparenza e concorrenza nel mercato fissate dalla legge Merloni”.

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