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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Ponte sullo stretto “Sospendere gara per evidenti conflitti di interesse”

15 Luglio 2005

Presentata interrogazione su connessioni societarie che inquinano la scelta del general contractor

“C’è un doppio nodo di conflitti d’interesse, stretto all’ombra del Ponte. Le connessioni societarie e personali fra Stretto di Messina SpA, Commissione aggiudicatrice e le due cordate concorrenti (Altaldi ed Impregilo) portano ad un’unica grave conclusione: la gara per la scelta del general contractor, comunque vada, avrà un esito di parte. La sola via d’uscita per ripristinare il rispetto delle regole è sospendere la gara in corso”. Questa la denuncia della senatrice Anna Donati, capogruppo Verdi-Unione in commissione lavori pubblici, contenuta in una dettagliata interrogazione al governo.
“Il rischio di inquinamento nella scelta del contraente generale è un fatto concreto – prosegue Anna Donati – perché i legami personali e professionali sono tanti e tali da coinvolgere tutte le parti in gioco. Il 6 giugno scorso, la società Stretto di Messina SpA ha costituito la commissione giudicatrice relativa alla gara di cui fa parte anche l’ingegnere Niels J. Gimsing. L’ingegnere danese, oltre ad essere stato membro (dal 1986-93) della commissione internazionale di valutazione del progetto di massima del Ponte, risulta aver lavorato nell’ambito della realizzazione dello Storbelt East Brigde, che è stato progettato dalla società di consulenza danese Cowi e che ora partecipa alla gara per il Ponte come progettista nella cordata guidata da Impregilo. Insomma, un’ottima connessione fra controllore e controllato”.
“L’on. Giuseppe Zamberletti – si legge nell’interrogazione – indossa una duplice veste che potrebbe pregiudicare l’imparzialità della scelta: Zamberletti, infatti, è contemporaneamente presidente dell’IGI e presidente della Stretto di Messina SpA”.
“Nel CDA della Stretto di Messina, tra i dieci consiglieri, figura il prof. Ernesto Monti che è anche presidente di Astaldi, vale a dire una delle due società concorrenti, nonchè consigliere di amministrazione di Fintecna, che è la finanziaria statale e uno dei maggiori soci di riferimento della Stretto di Messina. Ma non è finita qui, – sottolinea la senatrice – infatti, due componenti del CDA della Stretto di Messina sono palesemente vicini alla cordata Impregilo: si tratta di Francesco Paolo Mattioli, che per 25 anni è stato stretto collaboratore di Cesare Romiti ai vertici della Fiat, e di Emmanuele Emanuele, consigliere di Condotte d’Acqua, società che è partner abituale di Impregilo in molte gare, compresa quella per il Ponte. Malgrado tutte queste evidenti connessioni societarie e personali, l’AD della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, in un’audizione parlamentare ha voluto assicurare che la Commissione giudicatrice ‘è indipendente'”.
“Proprio alla luce di questo evidente intreccio tra i diversi soggetti coinvolti nella progettazione, realizzazione ed aggiudicazione dell’opera, ho chiesto al governo di intervenire sugli azionisti della società Stretto di Messina, affinchè venga nominato un CDA completamente indipendente rispetto alle imprese che concorrono alla gara e che sia rivista la composizione della Commissione aggiudicatrice, evitando ogni eventuale conflitto di interessi”.
“Infine – conclude Donati – ho richiesto la sospensione della gara in corso: con i vistosi conflitti di interessi esistenti, qualsiasi sia l’esito della gara, sarà certamente di parte”.

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