Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Ponte sullo Stretto, solo una gara domestica, meglio sospenderne i termini

25 Maggio 2005

“Annunciata come un evento di appeal mondiale, è diventata oggi ufficialmente una piccola gara domestica, con due soli offerenti”

“Annunciata come un evento di appeal mondiale, è diventata oggi ufficialmente una piccola gara domestica, con due soli offerenti. Infatti, dopo la grande fuga degli investitori stranieri, solo due cordate, capeggiate da imprese italiane, hanno deciso di correre il rischio di avventurarsi nella progettazione definitiva del Ponte: un’opera pericolosa, piena di buchi neri, dai costi abnormi e guardata con un atteggiamento critico sia dalla Regione Calabria sia dal Comune di Messina. A questo punto è meglio sospendere i termini della gara e aprire una riflessione vera”. E’ il commento secco della senatrice Anna Donati, capogruppo Verdi Unione in commissione lavori pubblici e trasporti di palazzo Madama, alla notizia delle due offerte (Impregilo e Astaldi) ricevute dalla Società Stretto di Messina SpA per la progettazione definitiva e la realizzazione del Ponte.
“E’ una gara domestica, infatti, vede solo due offerenti disponibili a rischiare su un progetto che, ancora oggi, presenta numerose incognite sulla fattibilità, sulla pericolosità, sull’utilità e, soprattutto, sui costi abnormi a carico dei cittadini, che nessuno ha ancora chiarito”.
“Inoltre, noi Verdi ,che abbiamo sempre contestato questa infrastruttura inutile e dannosa, registriamo con favore l’atteggiamento critico verso il Ponte già espresso dalla Regione Calabria, che non può restare inascoltato. Così come non si può far finta che non esista la relazione stilata da una apposita commissione del Comune di Messina che ha messo in luce un pesante impatto dell’opera, in particolare, dal punto di vista ambientale e sociale, se il Ponte venisse realizzato.
Considerati tutti questi buchi neri, che l’opera presenta ancora oggi, chiediamo che si sospendano i termini della gara e si apra finalmente una riflessione politica per verificare l’utilità concreta dell’opera ed i suoi effetti ambientali, sociali ed economici”.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e garantire il corretto funzionamento del sito. Continuando a utilizzare questo sito, riconosci e accetti l'uso dei cookie.

Accetta tutto Accetta solo i necessari