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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

BreBeMi” Il progetto è completamente cambiato. Necessaria nuova gara europea”

26 Luglio 2005

Il progetto della BreBeMi è completamente cambiato, i costi sono raddoppiati e bisogna fare una nuova gara d’appalto per la scelta del concessionario

“Il progetto della BreBeMi è completamente cambiato, i costi sono raddoppiati e bisogna fare una nuova gara d’appalto per la scelta del concessionario. Quindi, il Cipe non proceda all’approvazione del progetto preliminare con conseguente proroga della concessione, aumenti tariffari e contributi pubblici a vantaggio della società Brebemi SpA. Per rispettare le norme in materia di appalti e concorrenza, il Cipe rinvii ad Anas e Ministero delle Infrastrutture il progetto preliminare, al fine di indire una nuova gara europea”. Queste le richieste dei capigruppo dell’Unione in commissione Lavori pubblici del Senato, Paolo Brutti (DS), Anna Donati (Verdi) e Luigi Zanda (DL) avanzate in una nota di diffida inviata al Cipe ed alla Regione Lombardia. La nota è stata inviata in vista della prossima seduta del Comitato Interministeriale, annunciata per il 29 luglio, che dovrebbe affrontare il caso BreBeMi.
“Se si procede, come ipotizzato, all’approvazione del progetto preliminare dell’autostrada Brebemi, portando a 35 anni la durata della concessione, aumentando le tariffe ed assegnando un contributo pubblico per la realizzazione dell’opera – scrivono i tre senatori – si stravolgono gli elementi fondamentali del piano economico e finanziario su cui Brebemi Spa aveva vinto la gara”. “Ricordiamo – evidenziano Brutti, Donati e Zanda – che Brebemi ha ottenuto l’affidamento, proponendo 19 anni e 6 mesi di durata della concessione, tariffe particolarmente competitive ed un contributo pubblico pari a zero. Adesso che il progetto è stato aggiornato sulla base delle prescrizioni dei diversi enti preposti all’approvazione dell’opera e costa 1.480 milioni di euro, cioè più del doppio di quanto previsto in sede di gara, non si può ‘aggiustare’ il piano economico finanziario. Infatti, siamo di fronte ad un progetto nuovo e non in presenza di semplici scostamenti”.
“Prorogare la concessione a 35 anni, aumentare le tariffe ed assegnare risorse pubbliche – continuano gli esponenti dell’Unione – sarebbe un indiscutibile vantaggio per la società Brebemi SpA, a danno degli altri concorrenti a cui non sono state offerte le stesse opportunità: una vera e propria distorsione della concorrenza tra privati nel nostro Paese”.
“Il Cipe, quindi, non approvi questa proposta, rimandi l’istruttoria all’Anas e al Ministero dei Trasporti e Infrastrutture ed acquisisca il parere dell’Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici e dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato su questo caso complesso. Infatti, essendo il primo caso in cui si sono assommati la scelta del concessionario autostradale attraverso gara e un iter di approvazione che ha raddoppiato il costo complessivo dell’opera, servono pareri autorevoli – concludono Brutti, Donati e Zanda – per verificare la correttezza delle procedure ed il rispetto delle norme in materia di appalti e concessioni”.

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