“Essendo incapaci di accettare l’esclusione del Ponte dalle priorità di interesse comunitario, c’è chi, con una rimozione collettiva del voto dell’Europarlamento, cerca di simulare un via libera al ponte mentre il Parlamento UE vota semplicemente i criteri per assegnare contributi comunitari alle TEN.” E’ polemico il commento della senatrice Anna Donati , Capogruppo dei Verdi in Commissione LLPP di Palazzo Madama, all’approvazione da parte del Parlamento Europeo di una raccomandazione che riguarda i principi generali e fissa i criteri elevando, in via eccezionale, dal 10 al 20% il contributo comunitario per i progetti infrastrutturali transfrontalieri (TEN).
“Non è ben chiaro di cosa stiano parlando i vari commentatori che vedono nel voto odierno all’ Europarlamento l’ok al ponte – ha continuato la senatrice verde – . Oggi a Strasburgo sono stati semplicemente fissati nuovi parametri sui contributi comunitari da assegnare alle infrastrutture che sono nella lista delle priorità di interesse UE e, visto che il ponte è stato stralciato da questa lista proprio dall’Europarlamento l’11 marzo scorso, non vedo proprio il motivo di tanti salti di gioia da parte dei sostenitori del ponte.
Al ministro Lunardi e ai vertici della Società Stretto di Messina, che si sono profusi per convincere tutti che il ponte è un’opera che si autofinanzia, vorrei chiedere – ha concluso la sen. Donati – quale motivo c’è ora per rincorrere un contributo comunitario. C’è da chiedersi se il ponte abbia già finito di autofinanziarsi.”