“L’Italia condannata per gli appalti a trattativa privata delle tratte ad Alta Velocità Milano-Genova, Milano-Verona e Verona-Padova. Lo ha deciso ieri la Commissione europea deliberando di inviare un parere motivato alla Repubblica Italiana per la violazione di ben due articoli del Trattato comunitario, 43 e 49, in materia di appalti e concessioni”. Lo rendono noto la senatrice Anna Donati, Capogruppo Verdi in Commissione LLPP di Palazzo Madama e l’on. Monica Frassoni, Copresidente dei Verdi al Parlamento europeo, che oltre un anno fa avevano presentato un dettagliato ricorso in sede europea denunciando l’illegittimità del ripristino a trattativa privata, ai vecchi consorzi scelti senza gara nel 1991, dei lavori delle tre tratte ad alta velocità, deciso dal governo Berlusconi nel collegato Infrastrutture.
“Con la decisione assunta ieri – hanno continuato le parlamentari verdi – siamo arrivati alla terza fase della procedura di infrazione a carico dell’Italia. Ora se il governo italiano non decide di adeguarsi finirà dritto alla Corte di Giustizia Europea.”
Gli articoli del Trattato violati, 43 e 49, riguardano la libertà di stabilimento dei cittadini dei cittadini in uno Stato membro e la libera prestazione dei servizi all’interno della comunità , visto che la concessione dei lavori a trattativa privata è stata esplicitamente prevista fin dal ’91 in esclusiva “ad uno dei principali gruppi industriali italiani”.
“Il fatto che i lavori siano stati riservati alle imprese italiane, scelte nel ’91 senza gara, – ha sottolineato Donati – è un’aperta violazione del Trattato dell’Unione. L’ammontare dei lavori che ora il Governo italiano deve revocare è stimato in circa 15 miliardi di euro.”
“Il pronunciamento della Commissione Europea conferma, quindi, le ragioni della nostra denuncia – ha continuato Donati – Ora l’Italia deve adeguarsi al parere motivato della Commissione: il ministro Lunardi, Ferrovie e Tav devono revocare i contratti ai vecchi consorzi le tratte ad Alta Velocità Milano-Genova Milano-Verona e Verona-Padova e procedere, in futuro, mediante regolari gare di appalto.”
“Noi Verdi abbiamo sempre sostenuto, nel corso dell’esame del Collegato Infrastrutture, l’illegittimità del ripristino della trattativa privata per gli appalti dell’Alta Velocità ferroviaria. Al ministro Lunardi avevamo segnalato che evitare le gare, per fare presto, non solo non avrebbe retto, ma sarebbe risultato anche illegittimo. La Commissione Europea ha confermato la nostra denuncia – ha concluso la senatrice Donati -: la politica messa in campo dal governo Berlusconi per semplificare le procedure ed evitare le gare d’appalto sono solo illegittimi escamotage per aggirare le normative vigenti, che evidentemente non funzionano”.