“Il Governo e il ministro Lunardi sono in imbarazzo e non si sono presentati alla riunione delle commissioni competenti”
“Il Governo e il ministro Lunardi sono in imbarazzo e non si sono presentati alla riunione delle commissioni competenti che in Senato stanno esaminando il decreto legislativo che attua la legge “Lunardi” sulle opere pubbliche strategiche, un testo viziato da eccesso di delega e in contrasto con la normativa comunitaria. Il motivo dell’imbarazzo è evidente: il decreto legislativo è in nettissimo contrasto con quanto contenuto nel collegato infrastrutturale alla legge finanziaria, recentemente approvato dal Senato”. I capigruppo dell’Ulivo in Commissione lavori pubblici Paolo Brutti (DS), Anna Donati (Verdi), Mauro Fabris (Udeur), Donato Veraldi (Margherita) chiedono quindi che il provvedimento venga respinto dalle commissioni competenti chiamate ad esprimere il parere in merito. “In particolare dicono i senatori – le norme relative ai concessionari di opere pubbliche sono viziate da eccesso di delega e si pongono in contrasto con la normativa comunitaria e con quella nazionale che non consente sanatorie ed estensioni delle concessioni. Sui promotori di finanza di progetto sussistono nel decreto delegato differenze rilevanti con quanto appena stabilito dal collegato infrastrutturale. Per quanto riguarda i contraenti generali è inaccettabile che si preveda che non si possano apportare variazioni al progetto affidato senza limiti di prezzo ancor più grave è la previsione che il contraente generale sia esentato dall’applicazione di quanto previsto dall’art.18 della legge 55/91 sulle norme per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel sistema delle opere pubbliche e dei cantieri. Sulla via la norma proposta è in contrasto con la direttiva comunitaria che prevede che la verifica ambientale si faccia sul progetto definitivo e non su quello preliminare”. “Infine concludono i senatori dell’Ulivo si rileva la necessità di accogliere nel decreto legislativo le richieste formulate dalla conferenza stato-regioni, dall’ANCI e dall’UPI in merito alle procedure di individuazione e di allocazione degli interventi infrastrutturali e al loro coinvolgimento diretto e pieno nella individuazione delle scelte delle infrastrutture da realizzare. Il ministro Lunardi invece cosa fa? Seguita a sfuggire il confronto in commissione, ma questo non impedirà le profonde modifiche che sono necessarie al fine di realizzare opere pubbliche in modo trasparente, attraverso gare di evidenza pubblica, nel rispetto delle normative antimafia e della valutazione di impatto ambientale. Ci auguriamo che il confronto in commissione introduca le indispensabili correzioni al testo proposto dal Governo, altrimenti dovrà essere respinto al fine di un’adeguata riscrittura del provvedimento”.