“E’ una norma illegale e scandalosa che ci riporta al clima affaristico degli anni ’80. I Verdi garantiscono una durissima opposizione in Parlamento.”
“E’ una norma illegale e scandalosa che ci riporta al clima affaristico degli anni ’80. I Verdi garantiscono una durissima opposizione in Parlamento.”
“Con l’articolo 6 del collegato “Infrastrutture”, il Governo Berlusconi riconsegna a trattativa privata ai vecchi consorzi del 1992, le tratte ad Alta Velocità Milano-Genova e Milano-Verona-Venezia, evitando in questo modo le gare d’appalto europee.
“E’ una norma illegale e scandalosa – dichiara la Senatrice dei Verdi Anna Donati – che riconsegna a trattativa privata 10.000 miliardi di opere per l’Alta Velocità ai vecchi consorzi del 1992. Questa iniziativa del Governo Berlusconi, per evitare le obbligatorie gare d’appalto europee, ci riporta al clima affaristico di tangentopoli.
I Verdi garantiscono una durissima opposizione in Parlamento per assicurare trasparenza, concorrenza e pulizia negli appalti pubblici.
E’ questo in pratica il risultato concreto della norma inserita all’artcolo 6 nel Disegno di Legge collegato “Infrastrutture” alla Legge Finanziaria 2002, proposto dal Ministro Lunardi ed approvato dal Consiglio dei Ministri che prevede l’abrogazione del comma 2 dell’articolo 131 della Legge 3888/2000 e cioè della norma voluta dal Ministro Bersani e dal Governo Amato, che aveva azzerato i contratti TAV affidati a trattativa privata nel 1992 di cui non erano stati ancora approvati i progetti.
Il Ministro Lunardi ed il Governo Berlusconi hanno cancellato una norma che aveva fatto pulizia dei vecchi contratti a trattativa privata, affidati senza progetto il 29 dicembre 1992 e cioè, due giorni prima che entrasse in vigore, dal 1 gennaio 1993, la normativa europea che obbligava a gara d’appalto il settore dei trasporti.
Di conseguenza, le tratte Alta Velocità, riassegnate a trattativa privata, sono la Milano-Genova riconsegnata al consorzio COCIV, la Milano-Verona restituita al consorzio CEPAV2 e la Verona-Venezia riaffidata a trattativa privata al consorzio IRICAV2, per un totale di investimenti ferroviari stimabile in circa 10.000 miliardi di opere.
Ma oltre una durissima opposizione in Parlamento – conclude la Sen. Anna Donati – i Verdi presenteranno una memoria all’Autorità Antitrust ed all’Autorità per i Lavori Pubblici, per segnalare la palese violazione delle norme italiane ed europee chiedendo un immediato intervento per ripristinare regole corrette in materia di appalti e concorrenza.”