Fronte comune per salvare i posti di lavoro All’assemblea dei sindacati anche i parlamentari
CASTIGLIONE. Un’assemblea, quella di ieri in Wella, convocata dai sindacati per fare il punto sull’incontro di venerdì al Ministero delle Attività Produttive e su una fase cruciale della vertenza che sta cercando di scongiurare la chiusura della produzione e il licenziamento degli addetti. Fra un mese le parti sociali e gli enti locali saranno riconvocati al Ministero per confrontarsi su soluzioni alternative. In sala i parlamentari Anna Donati, Franco Raffaldini e Ruggero Ruggeri, i consiglieri regionali Enzo Lucchini ed Antonio Viotto, i segretari provinciali Marco Carra (Ds), Monica Perugini (Pdci) e Gilberto Sogliani (Udc), il sindaco Fabrizio Paganella, esponenti locali del mondo politico e don Giuliano Spagna. Chi non ha potuto essere presente ha inviato messaggi, rinnovando il proprio impegno per una vertenza giunta ad un punto cruciale. Wella non ha fatto un passo indietro, ma dall’incontro al Ministero è emerso uno spiraglio: “La decisione comunicata dall’azienda non è più l’unica possibile – ha sottolineato Franco Farina della segreteria nazionale dei chimici della Cgil – c’è un mese di tempo per un nuovo piano industriale che garantisca nel sito un’attività produttiva complementare”. I sindacati chiedono che il mondo politico ed istituzionale faccia ora una duplice pressione: “Nei confronti del Ministero – ha chiarito Marco Venturini della Filcea-Cgil – perché rispetti i tempi del nuovo incontro e perché in quella sede si discuta effettivamente su un nuovo piano industriale e nei confronti dell’azienda, perché si arrivi a coinvolgere la casa madre di Wella e i vertici americani di Procter & Gamble”. Un invito ai lavoratori: “Da domani iniziano gli scioperi articolati – ha sottolineato Venturini – è necessario che i dipendenti dimostrino di essere i primi a credere che possiamo farcela a salvare occupazione e produzione”. I parlamentari e i consiglieri regionali hanno sottolineato come la vertenza Wella ponga un problema di politica industriale e che solo uno sforzo unitario può scongiurare un nuovo duro colpo al settore chimico in Italia. Per il sindaco, l’incontro al Ministero ha evidenziato la ferma volontà degli enti locali e del Ministero di percorrere strade alternative: “Su questo l’azienda dovrà confrontarsi e non escludo che un’ulteriore pressione unitaria, dopo quella che ha portato la vertenza al Ministero, possa indurre Wella a ritirare i licenziamenti”. Molto applaudito un passaggio dell’intervento di Anna Donati: “Un’azienda che non ha un comportamento corretto con i suoi lavoratori e non accetta la concertazione non può permettersi campagne di solidarietà sociale come quella lanciata in questi giorni. La sua è una pubblicità ingannevole e una truffa nei confronti dei consumatori”. Marilena Russo
Da: “La Gazzetta di Mantova”
Rubrica: Provincia