il Centro
I senatori della Commissione lavori pubblici nel salone della Prefettura
Terza canna, si riparte con un nuovo progetto
IL TRAFORO Ieri la visita dei senatori
Monica Pelliccione
L’AQUILA. Una visita di perlustrazione ai Laboratori di fisica nucleare «per toccare con mano» e, nel pomeriggio, all’Aquila, l’audizione con i rappresentanti degli enti locali. Infine il “verdetto”. Per la Commissione lavori pubblici del Senato, presieduta da Luigi Grillo, «è indispensabile aumentare la sicurezza all’interno dei laboratori, che rappresentano non un patrimonio dell’Abruzzo, ma dell’intero Paese». Il senatore Grillo, tracciando le conclusioni della visita, ha detto di più: «Di fronte all’esigenza di modificare il progetto redatto dall’Anas, dopo lo stop dato dal Tar, bisogna pensare a una nuova valutazione di impatto ambientale. Come stabilisce la legge obiettivo».
Dunque, si riparte daccapo per sciogliere il nodo della “terza canna” del Gran Sasso. Presenti alla riunione il presidente della Regione, Giovanni Pace, i presidenti delle Province di Pescara, Giuseppe De Dominicis, e Teramo, Claudio Ruffini, che hanno sottolineato «l’esigenza di tutelare non solo gli scienziati, ma l’ambiente e le popolazioni che vivono alle falde del Gran Sasso». Invito raccolto, anche se la Commissione – formata dai senatori Anna Donati, Maria Claudia Ioannucci, Bruno Viserta e Celestino Pedrazzini – è stata chiara. «Ci siamo resi conto di persona della valenza dei laboratori», ha dichiarato il presidente, Grillo, «i livelli di sicurezza vanno aumentati con la dovuta attenzione, nella stesura del nuovo progetto, per non creare danni di alcun tipo, all’ambiente e alla vivibilità del territorio». Grillo ha aggiunto: «La legge obiettivo ha modificato le procedure. L’Anas avrà sei mesi di tempo, a partire dal 26 agosto, per redigere il progetto. Si andrà, poi, alla valutazione di impatto ambientale». La partita, a meno di sorprese dell’ultim’ora, dovrebbe chiudersi entro un anno. «Va chiarito», ha precisato Grillo, «che la discussione è limitata alla realizzazione della terza canna. Il ministro Lunardi si riserva di rilanciare la proposta di ampliamento dei laboratori di fisica nucleare». Il presidente della Commissione ha lasciato la porta aperta a eventuali «soluzioni alternative, che verranno prese in considerazione nel corso della valutazione di impatto ambientale». Il presidente Pace non si è sbilanciato, ritenendo la fase «ancora interlocutoria. Saremo attenti», ha detto, «alla salvaguardia dei ricercatori e alla tutela della salute dei cittadini».