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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Tangenziale, spunta l’idea del pedaggio per chi entra a Cortina

30 Marzo 2006

Il Gazzettino

«Ringraziamo per l’invito, al quale però riteniamo più opportuno non prendere parte»: così il comitato di via Cesare Battisti ha risposto agli organizzatori della tavola rotonda con tema la tangenziale di Cortina, per spiegare le ragioni della rinuncia.

«Non è difficile pronosticare come ci troveremmo a essere l’unica voce fuori dal coro, non essendoci tecnici in grado di illustrare e controbattere alle osservazioni sul progetto Anas, l’unico che per noi, allo stato delle cose, ha qualche possibilità di essere finanziato e realizzato». Niente contradditorio, quindi, martedì sera alla tavola rotonda promossa dal Verdi “Tangenziale di Cortina dalle grandi opere alle “Buone” opere”.

Secondo Anna Donati, responsabile nazionale Mobilità e infrastrutture dei Verdi, candidata al Senato, i soldi non ci sono e difficilmente potranno risultare reperibili in futuro. E con dati e cifre alla mano, ha rimarcato che i costi dell’opera sono sottostimati. La Donati ha illustrato la Legge Obiettivo voluta dal governo Berlusconi, quella che prevede grandi opere come la tangenziale di Cortina appunto, la Tav in val di Susa, il Ponte sullo stretto e l’autostrada della Maremma.

Il sindaco di San Vito Gianpietro De Vido è intervenuto sostenendo che senza i dati del traffico non si fa nulla. E qui l’Anas latita: «Dobbiamo sapere quante auto passano, quanti sono i tir e perché scelgono l’Alemagna». Maria Rosa Vittadini, docente di analisi urbane e territoriali alla Facoltà di architettura di Venezia, ha ricordato la vicenda dell’autostrada Venezia-Monaco: «Anche in quel caso si parlò a lungo di espropri, di tracciati, di percorsi e soprattutto del fatto che avevamo lasciato cadere la possibilità di cogliere una opportunità che non si sarebbe mai più ripresentata, ovvero il totale finanziamento da parte dei tedeschi. Non vi sembra che ci siano delle analogie?». E ha suggerito di adottare la formula dell'”Eurovignette”, ovvero il pagamento di un pedaggio per chi entra a Cortina, con lo scopo di differenziare il traffico di penetrazione da quello di passaggio.

Nel corso della tavola rotonda aperta da Marina Lecis – che ha presentato in qualità di presidente del Comitato emergenza difesa Terra un dossier sull’iter della vicenda tangenziale – Luana Zanella, candidata alla Camera, ha ricordato i contenuti delle interpellanze con le quali chiede al Governo una soluzione strategica globale della viabilità della Valle del Boite finalizzata a una politica di valorizzazione delle risorse turistiche e di salvaguardia della specificità dei luoghi.

Al tavolo dei relatori è salito anche Dino Fava di Cipra Italia, il quale ha messo in rilievo il pericolo che tolgano anche il treno. È stata ribadita la necessità di convogliare il trasporto merci su rotaia e il coinvolgimento dei paesi limitrofi a Cortina, concetto sottolineato anche dal sindaco di San Vito.

Nives Milani

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