Le cronache delle ultime settimane hanno portato alla ribalta – per l’ennesima volta – il problema del traffico, ormai insostenibile, sulla Spolverina (ma la stessa situazione vale anche per la Romana)
Le cronache delle ultime settimane hanno portato alla ribalta – per l’ennesima volta – il problema del traffico, ormai insostenibile, sulla Spolverina (ma la stessa situazione vale anche per la Romana). Riunioni d’emergenza, propositi di ricorso al Tar, allarme dei Comuni. Questo perché a Mantova manca ancora la tangenziale che servirebbe a risolvere questi problemi, oltre ai cronici ingorghi in cui ormai quotidianamente i pendolari si trovano intrappolati. La ciliegina sulla torta è il rinnovo della concessione all’Autobrennero per 8 anni soltanto, che pregiudica pesantemente la possibilità che l’Ente si faccia interamente carico della realizzazione del lotto B, che anni fa si era impegnato a portare a termine a proprie spese. Ebbene, i politici che governano la nostra provincia invece di attivarsi per imporre il problema in tutta la sua gravità all’attenzione degli Enti preposti, chiedendo con forza i finanziamenti regionali che servirebbero a completare una volta per tutte il sistema tangenziale mantovano, non trovano di meglio che invocare la realizzazione di un’autostrada, la Cremona-Mantova, che, pur essendo assolutamente ingiustificata dalle proiezioni di traffico (studio Polinomia), è fatta passare per la panacea di tutti i mali della viabilità. Ma l’autostrada non solo non risolverà i problemi del traffico, ma potrebbe addirittura aggravarli in alcuni punti (Polinomia sottolinea che, in caso di realizzazione sia del Ti.Bre. sia della Cr-Mn, la Goitese subirebbe un aumento dei flussi di traffico). La risposta che si sente da ogni parte è che i finanziamenti per il completamento del sistema tangenziale non ci sono e non ci saranno mai, ma è giusto che i cittadini sappiano che la Regione contribuirà pesantemente alla realizzazione di detta autostrada, il cui costo complessivo si aggira sui 900 milioni di euro: la delegazione dei Comitati contro l’autostrada, ricevuta dalla Commissione Territorio e Trasporti della Regione Lombardia, ha chiesto di conoscere con precisione l’entità del contributo regionale, senza però ottenere risposta. Fin dall’inizio della vicenda, però, si è sentito parlare di un contributo del 30-35% almeno, corrispondente a circa 300 milioni di euro (ma la legge regionale di riferimento ammette un finanziamento fino al 50% del totale): una somma che, se ci fosse la volontà, basterebbe non solo per completare la tangenziale ma anche per riqualificare le strade statali che da troppo tempo sono costrette a sopportare un traffico assolutamente improponibile. Allora, il vero problema è che non ci sono i soldi o che i soldi sono utilizzati per opere dettate da interessi che niente hanno a che vedere con le vere esigenze dei cittadini? Vorremmo che a rispondere fossero gli amministratori che eletti dai mantovani per risolvere i loro problemi e cioè (escludendo la senatrice Donati, che ha già espresso in più occasioni la propria posizione): il presidente della Provincia Fontanili, i consiglieri regionali Viotto, Lucchini e Boni, i parlamentari Raffaldini e Ruggeri. Luciano Gandolfi
Da: “La Gazzetta di Mantova”
Rubrica: Lettere