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La Procura di Roma: Lunardi non e’ indagato Aperto pero’ un fascicolo sull’Anas. L’Ulivo all’attacco: bloccate la nomina
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ROMA La Procura della Repubblica di Roma ha smentito ieri l’iscrizione del ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi nel registro degli indagati. Le notizie pubblicate dalla stampa sono state definite <<destituitedi fondamento>>, ma quanto meno sembrano in corso degli accertamenti. <<E’stata la procura a convocarmi come persona informata dei fatti. Ho riferito le circostanze che avevo descritto nelle interrogazioni sul conflitto di interesse di Lunardi che avevo presentato in parlamento con altri colleghi dell’opposizione. Mi hanno fatto pure firmare un verbale>> ha detto ieri il senatore ds Paolo Brutti, sentito martedi’ sera dal procuratore Silverio Piro. La procura ha confermato che <<all’Ufficio e’ pervenuta una interrogazione parlamentare recante la data del 5 novembre 2001, relativa allo stesso ministro, a firma dei senatori Brutti, Donati, Fabris e Falomi>>, ma i diretti interessati, in una conferenza stampa ieri al Senato, hanno negato di averla spedita. <<Avevamo pensato anche all’ipotesi di presentare un’esposto, una denuncia, ma non lo abbiamo fatto. Le interrogazioni, comunque, sono atti pubblici..>> ha detto la verde Anna Donati. L’iniziativa della Procura <<non e’ dunque partita da noi>> ci tengono a sottolineare i senatori dell’opposizione, che rivendicano invece l’iniziativa politica. <<Lunardi e’ in una situazione di pieno conflitto di interessi, e continua ad aggravarlo con atti come la designazione di Vincenzo Pozzi alla guida dell’Anas>>. Tra il ’99 e il 2000 l’ingegner Pozzi, ex dirigente della raccordo Autostradale della Val d’Aosta, sostengono Brutti, Donati e Mauro Fabris della Margherita nelle interrogazioni, ha <<sovrinteso all’integrale esecuzione dei lavori di rifacimento del traforo del Bianco>>, in parte <<affidati alla Rocksoil di Lunardi>>. Lunardi e Pozzi, proseguono, erano membri della Commissione che ha <<sottoposto a deliberazione>> l’aumento del costo dei lavori, che ha <<proporzionalmente aumentato la parcella della Rocksoil>>. Infine Lunardi, nella veste di Ministro, ha nominato commissario straordinario dell’Anas lo stesso Pozzi, che secondo l’opposizione <<non ha i requisiti per l’incarico>>, perche’ non avrebbe maturato i necessari cinque anni di esperienza nell’amministrazione di societa’ di <<rilevanti dimensioni>>. Cio’ premesso, Brutti Fabris, la Donati, ma anche Gavino Angius e Willer Bordon, hanno chiesto ai presidenti di Camera e Senato, Pierferdinando Casini e Marcello Pera, di togliere dall’ordine del giorno delle Commissioni Lavori Pubblici di Camera e Senato il parere sulla nomina di Pozzi all’Anas. <<In qualita’ di garante della legalita’ degli atti compiuti dagli organi del Senato – hanno scritto a Pera – chiediamo il suo intervento presso il governo affinche’ il senato non venga posto di fronte alla possibilita’ di deliberare atti contra legem>>. Ieri la Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera ha discusso il parere, ma ha rinviato il voto ad oggi, quando dovrebbe deliberare anche la Commissione del Senato. Nel frattempo il ministro Lunardi ha fatto sapere che intende andare avanti con la procedura di nomina di Pozzi all’Anas. <<Ionon sono indagato: e’ singolare e mi amareggia molto, non solo per me ma per lo stato di diritto, essere stato sbattuto in prima pagina come indagato. Quanto a Pozzi e’ una persona che ho sempre stimato e che apprezzo. L’ho chiamato all’Anas perche’ sono sicuro che risolvera’ i problemi. La vicenda del Bianco – ha detto Lunardi – e’ venuta fuori perche’ io ho lavorato negli anni passati al Monte Bianco, Pozzi e’ arrivato dopo. Ora cercano di trovare del marcio che non c’e’. Stanno perdendo tempo: non c’e’ nulla>>.