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Lettera di Ciucci al Manifesto. Criteri di trasparenza

21 Luglio 2005

il Manifesto LETTERE

Criteri di trasparenza
di Pietro Ciucci, amministratore delegato Stretto di Messina S.p.A.

Ho letto con attenzione l’articolo «Gli interessi sul Ponte» (manifesto, 17 luglio a firma g.ra.) e, al fine di offrire un’informazione più completa e basata sui fatti, ritengo necessario fare alcune precisazioni. La breve proroga della scadenza dei termini della presentazione delle offerte alla gara per la scelta del General Contractor che dovrà realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina è stata concessa, come più volte abbiamo comunicato, per consentire ai concorrenti di valutare approfonditamente anche alcune modifiche che la Stretto di Messina aveva introdotto nella documentazione di gara. Entrambe le offerte sono state presentate alla scadenza fissata del 25 maggio. Dunque non risponde assolutamente al vero l’affermazione che «i termini sono stati riaperti» per consentire la presentazione di una seconda offerta. Riguardo alla «mala voglia» con la quale secondo Claudio Fava uno dei concorrenti avrebbe partecipato alla gara, vale la pena ricordare che si tratta dello stesso soggetto che, al contrario, ha più volte pubblicamente anticipato la propria decisione di presentare l’offerta. Inoltre, sottolineo che per partecipare alla gara i due gruppi hanno investito svariati milioni di euro e dedicato centinaia di tecnici alla preparazione dell’offerta. Potrebbe giovare a tale proposito leggere quanto affermato dai diretti interessati (Sole 24 Ore, 26 maggio e 3 giugno 2005) circa l’impegno profuso ed il coinvolgimento di partner internazionali, che nulla ha a che vedere con il concetto di gara «condominiale». Inoltre, risulta del tutto incomprensibile immaginare motivi di conflitto per l’On. Giuseppe Zamberletti in relazione alla sua carica di Presidente dell’Igi, che, come è noto, è un centro studi e non una associazione di categoria, al quale aderiscono pressoché tutte le grandi imprese, e tra queste sia Astladi che Impregilo, nonché le stazioni appaltanti, gli istituti bancari, le compagnie di assicurazione e le imprese complementari ai tradizionali costruttori. Per quanto riguarda le osservazioni della senatrice Anna Donati, alle quali abbiamo replicato puntualmente (vedi agenzie stampa del 15 luglio), sottolineo che la società Stretto di Messina opera secondo criteri di trasparenza e nel rispetto della par condicio e su questi argomenti è pronta in qualsiasi momento a misurarsi sulla base di fatti concreti e non di illazioni finalizzate ad attaccare in maniera preconcetta il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
Pietro Ciucci, amministratore delegato Stretto di Messina S.p.A.

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