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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

La Frassoni per la costituzione europea «Una volta fatta servirà un referendum»

21 Maggio 2004

«Le elezioni europee? Sbagliato attribuire loro significati di politica interna. Insomma, non possono essere considerate un referendum pro o contro Berlusconi o Prodi»

«Le elezioni europee? Sbagliato attribuire loro significati di politica interna. Insomma, non possono essere considerate un referendum pro o contro Berlusconi o Prodi». Monica Frassoni, co-presidente dei Verdi Europei e candidata nella lista del Sole che ride per la conferma critica il taglio che sta assumendo il dibattito elettorale per l’eurovoto del 13 giugno. Ieri la Frassoni è stata a Mantova per partecipare ad un dibattito organizzato dal suo partito sulla Costituzione europea al Centro congressi della Camera di Commercio. Con lei c’era anche la candidata mantovana, Mara Mori, consigliere provinciale dei Verdi. «La costituzione europea è fondamentale – dice Frassoni – e proponiamo che venga approvata da un referendum».  La Frassoni è arrivata in città in mattinata e assieme alla Mori e ad altri esponenti dei Verdi (tra i quali la senatrice Donati) ha distribuito in centro dolcetti rigorosamente biologici e, nel pomeriggio, ha partecipato al rinfresco con aperitivo per incontrare simpatizzanti e cittadini in un momento di relax. Ma davvero, Frassoni, il voto europeo non ha significati di politica interna secondo lei? Non sembrerebbe a giudicare dal dibattito in corso…  Ma succede solo in Italia, negli altri paesi europei mica si discute in questi termini. In ballo c’è la composizione del parlamento europeo in un momento cruciale, con l’ampliamento, l’avvio della costituzione europea, con progetti di infrastrutture per miliardi di euro. Ma in Italia è sempre così, si pensa al proprio orticello quando in ballo c’è ben altro.  Voi avete dato i dolcetti biologici e intanto la commisione europeaha dato il via al mais transgenico…  La proclamazione della fine della moratoria sui prodotti transgenici è stato un errore. Tuttavia l’Ue ha stabilito criteri rigidi su l’etichettatura dei prodotti, grazie anche alle nostre battaglie. Sarà il mercato a punire questi prodotti.  Perchè un referendum sulla costituzione europea?  E’ il mezzo più chiaro per la sua adozione, a patto che vi sia un vincolo preciso: il paese che la rifuterà, uscirà dall’Unione. (nico)

Da: “La Gazzetta di Mantova”
Rubrica: Cronaca

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