In poche righe, già inviate a Wella e P&G, il mondo politico-istituzionale si schiera al fianco dei sindacati
CASTIGLIONE. In poche righe, già inviate a Wella e P&G, il mondo politico-istituzionale si schiera al fianco dei sindacati e chiede che: «Wella e Procter & Gamble, in esecuzione degli accordi presi nelle sedi istituzionali, formalizzino nell’incontro del 24 febbraio con le parti sociali il piano industriale che garantisca il mantenimento dell’occupazione e che costituisce, peraltro, la premessa indispensabile per l’accesso alla cassa integrazione straordinaria». «Il rispetto degli impegni presi – prosegue la nota – è presupposto indispensabile per una soluzione condivisa e responsabile della situazione di crisi occupazionale innescata dall’apertura della procedura di mobilità disposta unilateralmente da Wella e P&G». Il documento è firmato dal sindaco Fabrizio Paganella, dell’assessore provinciale Giovanni Tosi, dal funzionario Alberto Lugoboni per la Regione, dal consigliere regionale Antonio Viotto e dai parlamentari Anna Donati e Franco Raffaldini. Per il 24 febbraio, proclamate 8 ore di sciopero con presidio all’Assindustria. Alle valutazioni già note dei sindacati su Wella e P&G, si sono aggiunte ieri quelle durissime degli enti locali. Paganella ha detto: «Temo che Wella stia facendo molta manfrina, va stanata. Se invece ha già scritto il cannovaccio, la nostra censura è totale. Inammissibile che due aziende ricche scarichino sulla società i costi di riorganizzazione». E Tosi: «Abbiamo accettato obtorto collo l’ipotesi di Cigs, ma Wella deve mantenere gli impegni presi, è inaccettabile che un’azienda che fa profitti se ne vada così. Basta ad incontri all’insegna della buona volontà». Alberto Lugoboni ricapitola la vicenda: «Wella ha raggiunto tutti gli obiettivi resi noti il 23 agosto, compresa l’apertura della mobilità che le consente di licenziare dal 16 aprile. Gli impegni presi con Regione e ministero, invece, sono per ora senza riscontro. L’azienda ha scambiato il ministero delle Attività produttive per quello del Welfare, non ha fatto proposte per tenere in vita l’impianto, dilungandosi invece sulla necessità della Cigs». Senza piano industriale, quindi, nessun appoggio alla richiesta di Cigs da sindacati ed enti, sempre più convinti che l’obiettivo di Wella sia di allungare i tempi dell’agonia, sperando che tutto si stemperi. (m.r.)
Da: “La Gazzetta di Mantova”
Rubrica: Provincia