IL SOLE 24 ORE – Economia italiana
Autotrasporto, sì del Senato alle tariffe libere
Approvato il Ddl di riforma: verso la chiusura dei contenziosi pregressi
Flavia Landolfi
ROMA *c Incassa il primo via libera del Senato la riforma del settore dell’autotrasporto. La Commissione lavori pubblici ha approvato ieri mattina il testo del disegno di legge delega al Governo per la liberalizzazione dei prezzi del trasporto, regolati da 30 anni dal sistema obbligatorio a <forcella>. Alla deregulation dei rapporti tra committenti e imprese di autotrasporto si affianca il principio della corresponsabilità e quello della decadenza delle vertenze, da esercitare entro 4 mesi dall’entrata in vigore della riforma.
Un punto chiave che è stato introdotto da un emendamento presentato dall’opposizione e che metterà la parola fine a un lungo contenzioso viaggiato in questi anni a colpi di sentenze nelle aule di tribunale.
Il disegno di legge prenderà adesso la via dell’Aula dove martedì potrebbe essere discusso e poi congedato forse già nel giro di una settimana. Ma il corpo centrale della riforma è ormai da considerarsi blindato. <L’ottimo lavoro di approfondimento della Commissione – dice il relatore Angelo Maria Cicolani (Fi) – ha spianato la strada a un testo fondamentale per il settore e che, senza preclusioni ad eventuali proposte che l’Aula vorrà introdurre, nelle linee principali appare ormai incardinato>.
Pregresso. Tra i principi cardine del disegno di legge la soluzione del pregresso nei rapporti tra vettori e committenti. L’emendamento, presentato da Anna Donati (Verdi) e accolto dalla maggioranza, abroga l’articolo 3 del decreto legge 256/2001, quello cioè che aveva rafforzato il sistema tariffario dando validità ai contratti non scritti. Un meccanismo che aveva ancor più aperto la strada al ricorso al contenzioso per il recupero di prezzi fissati per legge ma largamente disapplicati. Ora il Senato ha voltato pagina e mandando in soffitta il meccanismo ha previsto <la decadenza entro 4 mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, delle azioni da esercitare>. Ma non solo. Nell’ottica di una soluzione più conciliante delle controversie <è data facoltà alle parti di ricorrere alla composizione in sede extragiudiziale>.
Corresponsabilità. É l’articolo 2 comma 3 del ddl che si incarica di fissare la responsabilità soggettiva del vettore per la violazione delle norme sulla sicurezza stradale e <ove accertata del committente, del caricatore e del proprietario delle merci> con la previsione di contemplare anche gli enti locali nel caso assumano il ruolo di clienti del trasporto. Tra le violazioni il ddl indica espressamente <il carico dei veicoli, i tempi di guida e di riposo dei conducenti e la velocità massima consentita>.
Patente professionale. L’introduzione di un doppio binario nel conteggio dei punti della patente dei conducenti professionisti rientra in pista con l’emendamento presentato da Mauro Fabris (Ds), anche se su questo aspetto il Governo aveva sollevato questioni di incompatibilità con le norme Ue. La strada è quella della carta di qualificazione professionale, un certificato europeo che potrebbe consentire un diverso calcolo dei punti per gli autisti.
<Questa normativa, una volta superato, mi auguro già nel prossimo autunno, il giudizio della Camera – ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture Paolo Uggè – potrà incidere profondamente su tutto il sistema della mobilità con efficaci ricadute sull’intera economia nazionale>. Positiva anche la valutazione di Confetra che parla di un altro passo avanti per far <evolvere l’autotrasporto in una logica europea di efficienza e competitività imprenditoriale da una parte, e di sicurezza della circolazione dall’altra>.