XIV legislatura
seduta n. 847
Conversione in legge del decreto-legge 30 giugno 2005, n. 115, recante disposizioni urgenti per assicurare la funzionalità di settori della pubblica amministrazione (3523)
Discussione articoli.
DONATI (Verdi-Un). Signor Presidente, vorrei annunciare il voto contrario del Gruppo dei Verdi su questo emendamento (5.21), perché è veramente incoerente fare campagne per la sicurezza stradale, aver introdotto la patente a punti, impegnarsi a ridurre i morti sulle strade (non dimentichiamo che la velocità è una delle cause principali che aumenta i rischi e la mortalità) e sostenere che chi ha la patente per auto sospesa perché ha superato per più di 40 chilometri orari i limiti previsti (quindi non stiamo parlando di limiti urbani, autovelox o cose simili, ma stiamo parlando dei nostri ragazzi che corrono il sabato sera sulle strade) possa, poi, nonostante la revoca, guidare un ciclomotore.
Allora, se abbiamo a cuore che gli effetti positivi della patente a punti continuino in futuro, che il messaggio rivolto ai cittadini sia di massimo rigore e che sia sufficiente – come diceva il collega Pastore – un documento unico, la disposizione deve valere in entrambi i casi. Se un soggetto supera i limiti di velocità non può utilizzare un ciclomotore per superarli nuovamente o comunque per mettere a rischio se stesso e gli altri cittadini utenti della strada.
Pertanto, chiedo all’Aula di non approvare l’emendamento in questione e, coerentemente con i provvedimenti assunti in tutti questi anni, molto spesso all’unanimità, di non dare un messaggio opposto ai cittadini italiani, i quali purtroppo nel campo della sicurezza vivono anche delle indicazioni e dei messaggi provenienti dal Parlamento.
Il messaggio che abbiamo lanciato è di andare più piano con i mezzi di trasporto. Ogni anno la prima causa di morte dei giovani tra i 18 e i 35 anni, soprattutto di sesso maschile, è l’incidentalità stradale legata soprattutto alla velocità. Si registrano 3.000 morti all’anno solo per questa ragione. Credo, quindi, che non possiamo dire ai nostri giovani che, sebbene abbiano superato di 40 chilometri orari il limite di velocità con l’automobile, possono comunque continuare ad usare il ciclomotore. Si tratta di soggetti a cui la patente deve essere sospesa per qualsiasi mezzo.
Soprattutto alla vigilia dell’esodo estivo, periodo nel quale fatti del genere tendono ad aumentare (come purtroppo abbiamo rilevato anche nel passato weekend), dobbiamo dare un messaggio di rigore e di prosecuzione dell’importante battaglia che il Governo ha intrapreso con l’introduzione della patente a punti. Se si dovesse approvare questo emendamento, il messaggio sarebbe esattamente in controtendenza rispetto all’azione portata avanti sino ad oggi anche dal Governo Berlusconi e sostenuta dall’opposizione.
Pertanto, ribadisco il nostro voto contrario e la nostra volontà di continuare con rigore e con i controlli, perché la velocità è la causa principale dell’incidentalità e del notevole aumento dei rischi per tutti.
Votazione dell’emendamento 5.0.201.
DONATI (Verdi-Un). Signor Presidente, vorrei spiegare ai colleghi il senso dell’emendamento, che si riferisce alle cosiddette minicar, cioè a quei veicoli leggeri, che sembrano piccole macchine, ma che in realtà non lo sono e quindi non hanno i requisiti di sicurezza sufficienti per circolare ed essere guidati, soprattutto, dai giovani.
Mi è capitato, nell’accompagnare a scuola mio figlio, di vedere un sedicenne che portava a scuola il fratellino di nove anni, girando allegramente per le strade, senza avere quelle cognizioni di base per assicurare, sia a se stesso sia agli altri utenti della strada, le massime condizioni di sicurezza.
Attualmente la norma è molto lassista, non c’è cioè una regola che metta rigore nell’uso di questi veicoli. Quindi con questo emendamento, il 5.0.201, oppure con il 5.0.202 (testo corretto), di cui è primo firmatario il collega Fabris, si intende normare questo tema, introducendo dei limiti proprio per garantire condizioni di sicurezza. Infatti, chi sta in un simile veicolo è convinto di essere al sicuro mentre non avendo addestramento alla guida e avendo scarsa conoscenza del codice della strada in realtà mette a rischio se stesso e gli altri proprio perché convinto che invece di stare su un ciclomotore sta su una sorta di vera auto. Quindi, l’insicurezza aumenta veramente per tutti, in particolare per quei giovani o quelle giovani che utilizzano questi veicoli.
La soluzione è stata individuata in due modi. Il collega Fabris con l’emendamento 5.0.202 (testo corretto) propone, sulla base del modello tedesco, di introdurre una patente di secondo livello per coloro che, di età compresa fra i 16 e i 18 anni, utilizzano queste minicar, quindi con un addestramento ed un controllo minimo. Ovviamente già in Commissione abbiamo fatto questa discussione e sembra abbastanza complesso introdurre dopo la patente per i motorini e la patente per l’auto, anche la patente per le minicar. In realtà, vi assicuro, è una buona soluzione di controllo.
L’altra soluzione, che propone il mio emendamento 5.0.201, chiede di elevare a 18 anni il limite di età per la guida di questi veicoli leggeri, insicuri, e che comunque richiedono addestramento e conoscenza delle regole sulla strada, perché ingenerano falsa sicurezza, laddove sono guidati da giovani sotto i 18 anni. Capisco che è una misura molto drastica, però è una soluzione a un problema che sta diventando, visto che i numeri tendono ad aumentare, sempre più rilevante.
Quello che non posso accettare – e mi dispiace – è che si faccia finta di non vedere il problema e, nonostante i ripetuti interventi in Commissione di merito ed anche in Aula su altri provvedimenti, il Governo non abbia ancora provveduto ad elaborare una regolamentazione più rigorosa per mettere sotto controllo in termini di sicurezza l’uso di questi veicoli leggeri, che non sono delle automobili e che quindi non hanno quelle caratteristiche di sicurezza per chi sta dentro l’abitacolo che invece ha l’automobile, pur essendo anche quest’ultima non certo del tutto sicura.
Per queste ragioni chiedo ai colleghi di votare a favore del mio emendamento 5.0.201, proprio perché è di massimo rigore, o, qualora non venisse accolto, di accogliere almeno l’emendamento 5.0.202 (testo corretto) del collega Fabris (avendo egli terminato il suo tempo, penso di interpretare anche il suo pensiero) che tende a introdurre una patente intermedia tra i 16 e i 18 anni con delle regole chiare di controllo a cui i giovani e le giovani che utilizzano questi veicoli devono sottostare, mentre attualmente il far west regna nell’uso di queste minicar.
Il collega Fabris – che, come è noto, è esperto di questo tema – mi suggerisce che l’anno scorso sono stati certificati già 8.000 incidenti con questi veicoli, nonostante il numero assoluto di veicoli di questo tipo in circolazione sulle nostre strade sia ancora limitato. Si tratta, quindi, di una quota molto elevata di incidentalità, che colpisce proprio la fascia di giovani fra i 16 e i 18 anni.
Chiedo in conclusione all’Aula di votare a favore del mio emendamento 5.0.201 o in subordine, di sostenere almeno l’emendamento 5.0.202 (testo corretto).