Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Interrogazione sul progetto di costruzione a Vicenza della nuova base USA

10 Ottobre 2006

XV legislatura

Interrogazione a risposta scritta
Atto n. 4-00670

Pubblicato il 10 ottobre 2006
Seduta n. 49

BULGARELLI , DONATI – Al Ministro della difesa. –
Premesso che:
il progetto di insediamento di una base militare USA nell’area dell’aeroporto civile Dal Molin di Vicenza è da tempo al centro di un vivace dibattito nella comunità locale, che ha espresso a più riprese la propria contrarietà, testimoniata da numerose iniziative pubbliche e da una imponente raccolta di firme tra la cittadinanza (oltre 10.000); preoccupa fortemente la popolazione vicentina l’impatto ambientale che un simile progetto inevitabilmente comporterebbe per il territorio, le ripercussioni che esso avrebbe in materia di sicurezza a causa della concentrazione di veicoli militari e armamenti in un’area densamente abitata, nonché l’ulteriore militarizzazione di un territorio che ospita già un imponente insediamento militare quale quello della caserma Ederle;
alla voce delle varie associazioni della società civile, si è aggiunto in questi giorni l’appello di un folto gruppo di autorevoli urbanisti – tra i primi firmatari compaiono Edoardo Salzano, Maurizio Moranti, Alberto Riparo, Maria Cristina Gibelli, Alfredo Vigano, Vezio De Lucia, Alessandro Dal Piaz, Gianni Beltrame – che sottolineano come la nuova base che gli Stati Uniti vorrebbero costruire nell’area del Dal Molin comporterebbe l’utilizzo di ulteriori 600.000 metri cubi di cemento per la costruzione di caserme e magazzini bellici, che si aggiungerebbero a quelli già esistenti in un territorio già segnato dalla dispersione disordinata di insediamenti industriali, commerciali e residenziali;
nell’appello si mette in evidenza come il nuovo insediamento comporterebbe l’aumento del potenziale aggressivo localizzato in Italia, a sessant’anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, dopo la caduta del muro di Berlino, lo scioglimento del Patto di Varsavia, la nascita dell’Unione europea, e contrasterebbe con l’impegno del Governo e del Parlamento di contribuire a far crescere una Europa di pace,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga doveroso tenere nella debita considerazione il pronunciamento degli studiosi firmatari dell’appello, che fanno proprie le ragioni della maggioranza dell’opinione pubblica vicentina, da tempo apertamente schieratasi contro il progetto di costruzione della nuova base USA.

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