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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Mobilità integrata sostenibile: vocazioni territoriali delle stazioni ferroviarie

3 Novembre 2024

URBANPROMO – DAL 5 ALL’8 NOVEMBRE 2024 – INNOVATION CENTER CR FIRENZE

Negli ultimi anni ha assunto un’importanza sempre più rilevante esaminare e individuare strumenti, modalità e soluzioni per migliorare l’efficienza di città e territori attraverso la rete degli spostamenti più sostenibili (pedonali, cammini, ciclabili, ferroviari) all’interno del più generale sistema della mobilità lavorando sull’accessibilità e sulle pianificazioni congiunte. Le relazioni esistenti e/o potenziali tra le stazioni ferroviarie e i contesti territoriali di riferimento svolgono un ruolo primario per il rafforzamento di quella visione della mobilità integrata attiva e “dolce” che sta alla base della rigenerazione territoriale.

A tal proposito la Direzione Strategie, Sostenibilità e Pianificazione Sviluppo Infrastrutture di Polo, di Rete Ferroviaria Italiana, attraverso moderni sistemi di location intelligence e con particolare riferimento alla piattaforma StationLAND, ha sviluppato una specifica analisi che permette di definire le vocazioni territoriali delle stazioni ferroviarie: ovvero l’ideale destinazione funzionale che orienta le successive linee di sviluppo dei servizi e delle infrastrutture.

La vocazione territoriale viene intesa come un insieme di caratteristiche che definisce le funzioni intorno alle stazioni, funzioni che possono essere raggiunte direttamente a piedi o attraverso spostamenti con modalità sostenibili. RFI individua 9 temi che rappresentano i principali motivi alla base degli spostamenti ferroviari degli utenti: Turismo; Studio; Lavoro; Salute; Shopping; Grandi eventi e svago; Porti; Aeroporti; Residenziale.

Nella dimensione nazionale, caratterizzata da articolate e frammentate complessità, si sta diffondendo l’impegno per una visione Paese in cui l’accessibilità e la mobilità sostenibile devono mirare a quel cambio di paradigma orientato a politiche integrate, con attenzione alla rigenerazione territoriale, alla pianificazione e progettazione più efficace e alle connessioni prestazionali.

L’incontro è l’occasione per approfondire una prima metodologia di analisi per poi, attraverso il confronto tra esperti ed esperienze in fase di realizzazione anche appartenenti al vasto programma del PNRR,  consentire di fare emergere le prospettive di sviluppo coerenti con l’impianto tematico considerato, in modo particolare per quanto riguarda i temi del turismo, del turismo slow e delle relazioni con i poli universitari.

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