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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Sicurezza strale “Il governo assuma impegni per attuare il Piano nazionale”

25 Marzo 2004

Presentata in Senato una mozione sulla sicurezza stradale dalla senatrice Donati

Sicurezza Stradale/ Donati (Verdi): “Il governo si impegni concretamente ad attuare il piano della sicurezza stradale, recepisca le indicazioni del Programma UE per ridurre gli incidenti e ritiri la scellerata proposta di innalzare i limiti di velocità a 150km/h.”
Plauso per le tante iniziative sul tema promosse nel mantovano

Subito l’attuazione concreta e congrui finanziamenti agli interventi previsti dal piano della sicurezza stradale. Ritirare la proposta di elevare i limiti di velocità a 150 km/h in autostrada; recepire le indicazioni del Programma di azione messo a punto dalla Commissione UE; rilanciare la campagna di prevenzione contro le cosiddette stragi del sabato sera; maggiori controlli sulle strade e solide campagne di informazione sui media e nelle scuole. Sono questi alcuni degli impegni che la senatrice mantovana Anna Donati, Capogruppo dei Verdi in Commissione Lavori Pubblici di Palazzo Madama, ha chiesto al governo attraverso una apposita mozione che sollecita inoltre una partecipazione italiana alla Giornata Mondiale della Salute, fissata dall’OMS per il 7 aprile, che sarà quest’anno dedicata proprio alla sicurezza stradale.
“Ci tengo -ha dichiarato la sen. Donati- ad esprimere il mio apprezzamento per le molteplici iniziative promosse da Istituzioni mantovane, Associazioni ed Istituti, che hanno aderito alla campagna dell’ACI sulla sicurezza stradale, oramai un’autentica emergenza per l’intera comunità. Gli incidenti stradali -ha illustrato nella mozione la senatrice verde- sono la prima causa di morte e di ricovero ospedaliero per le persone con meno di 45 anni ed in Europa sono 121.000 i cittadini che perdono la vita ogni anno sulla strada. Il costo sociale, stimato dalla Commissione UE, è pari al 2% del PIL dell’Unione, senza calcolare i drammatici danni morali delle famiglie interessate da incidenti stradali. L’Italia, secondo l’Istat, è tra i Paesi occidentali che hanno fattori più negativi sull’incidentalità: ogni anno sulla strada si contano 8.000 vittime, 25.000 invalidi gravi e 145.000 ricoveri ospedalieri. Sono numeri impressionanti che, oltre ad un incolmabile dolore personale, comportano costi sanitari, sociali ed economici elevatissimi, stimati in oltre 20 miliardi di euro ogni anno. La prima causa di morte è stata individuata, anche dall’Istat, nell’eccesso di velocità. Un aspetto questo che il governo si ostina, purtroppo, a non prendere nella giusta considerazione, poichè nel nuovo Codice della Strada ha assegnato ai concessionari autostradali la facoltà di innalzare i limiti fino a 150 km/h – ha sottolineato Donati, già promotrice di una aspra battaglia parlamentare contro l’aumento dei limiti di velocità – .”
“In ambito comunitario sono stati messi a punto provvedimenti tesi a rafforzare gli elementi della sicurezza attiva e passiva – ha continuato la sen. Donati – con l’obiettivo, scritto nero su bianco, di dimezzare il numero delle vittime della strada entro il 2010 e chiedendo ai Paesi membri di ridurre del 4% all’anno il numero dei morti per incidenti. Pur registrando un primo positivo calo dell’incidentalità con l’introduzione della patente a punti, sembra, come ha sostenuto recentemente il presidente dell’ACI  Franco Lucchesi,  che questi benefici stiano già cominciando a scemare.”
“Per questo ho chiesto al governo impegni concreti per contrastare le stragi che si consumano ogni anno sulle nostre strade – ha concluso la senatrice Donati -: dare attuazione al Piano della sicurezza approvato dal Cipe a novembre 2002, che attende ancora di essere adeguatamente finanziato e avviato; modificare le disposizioni che consentono alle concessionarie autostradali di elevare i limiti di velocità a 150 km/h. Rilanciare una forte campagna di prevenzione contro le stragi del sabato sera, sperimentando anche forme di convenzione per il rientro in taxi dai locali notturni; rafforzare  i controlli sulle strade tesi alla sicurezza attiva e passiva; promuovere massicce campagne di comunicazione sui media e nelle scuole. Ho inoltre sollecitato il governo a partecipare attivamente alla 4° settimana della Sicurezza stradale delle Nazioni Unite e alla Giornata mondiale della Salute, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che quest’anno sarà dedicata all’urgentissimo tema della sicurezza stradale.”

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