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Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Sblocca-centrali “Minaccia black-out è pretesto per autorizzare nuove centrali”

3 Aprile 2002

Il Senato da il via libera definitivo al decreto sblocca centrali

“La minaccia del black-out elettrico è assolutamente inconsistente, poiché processi autorizzativi per nuove centrali energetiche sono già ampiamente in corso pur in assenza di un decreto-legge ad hoc. E’ sempre più evidente che il paventato rischio di black-out sia un semplice pretesto per realizzare nuovi progetti senza un piano energetico di valenza strategica, scavalcando completamente le prerogative di Regioni, Province ed Enti locali in materia di pianificazioni e localizzazione.” E’ quanto ha sostenuto in Aula la senatrice Anna Donati (Verdi-L’Ulivo) che ha  continuato la sua ferma opposizione al cosiddetto decreto sblocca centrali, che oggi ha visto il via libera definitivo del parlamento.
“I risultati che l’opposizione è riuscita ad ottenere, come l’obbligo della VIA e che la stessa si intenda aggiuntiva in termini di tempo rispetto ai 180 giorni fissati per l’intero ciclo autorizzatorio, sono purtroppo insufficienti ed il nostro parere sul provvedimento, pur nella sua versione ‘leggera’ rispetto a quella proposta dal governo, resta fortemente negativo. L’urgenza del decreto per ‘imminente pericolo’ di black out, rettificato alla Camera con ‘pericolo’ (forse non è più così imminente) – ha ironizzato e proseguito la Donati -, è davvero immotivata. Infatti non più di una settimana fa il ministero dell’Ambiente ha reso noto di aver autorizzato, al termine di una lunga ed accurata valutazione di impatto ambientale, la realizzazione di quattro nuovi impianti dell’ordine di grandezza 3.200 MW e la Commissione VIA ha contestualmente deciso che alcuni ripotenziamenti  di centrali in essere non avranno bisogno di essere sottoposte alla Valutazione di Impatto Ambientale. Tali autorizzazioni sono  la chiara dimostrazione che non sussiste l’urgenza di questo decreto-legge che dovrebbe risolvere i nostri problemi energetici”
“In assenza di un piano energetico di valenza strategica, che investa con determinazione sulle fonti rinnovabili e le energie alternative e che indichi nell’efficienza, nel risparmio energetico e nella diversificazione delle fonti gli obiettivi fondamentali del Governo e del Parlamento, è impensabile autorizzare nuove centrali energetiche in modo semplificato, spazzando via le competenze degli Enti locali. E’ vero che il provvedimento modificato dalla Camera richiede il parere motivato del Comune e della Provincia a cui l’impianto si riferisce, peccato però che non vi sia nessuna indicazione circa l’obbligo di sospendere l’autorizzazione dell’impianto energetico nel caso in cui il parere richiesto risulti negativo.”
“Il decreto approvato oggi autorizza la costruzione di impianti elettrici per i quali non si ravvisa l’urgenza e non tiene in giusto conto il problema autorizzatorio locale. Così avremo situazioni paradossali come quella del quadrante est mantovano, un’area dove già esistono due centrali in via di conversione al turbogas, che è interessato da almeno quattro proposte di centrali che dovrebbero insistere su tre regioni, quattro province limitrofe ed una decina di comuni.”
E proprio per il suo lavoro parlamentare sul tema la senatrice Donati ha accolto l’invito dei sindaci di Nogara e Castel D’Ario e parteciperà al convegno Centrali elettriche, inceneritori, discariche: quali regole? che si terrà a Nogara sabato prossimo.

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