Mobilità, infrastrutture, ambiente: la transizione giusta per la sostenibilità

Polo chimico “Governo bocci l’inceneritore Syndial, già respinto dal Comune di Mantova”

12 Gennaio 2005

La sen. Donati interpella il governo sull’inceneritore proposto da Syndial per il polo chimico

Troppe le incognite tecniche e troppi i rischi per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Il progetto proposto da Syndial per bonificare la “Collina” nel polo chimico di Mantova, è in realtà un vero e proprio inceneritore di rifiuti pericolosi e non può essere realizzato in città. Sono inadeguate e carenti le informazioni relative alla quantità e tipologia dei rifiuti da smaltire, alla applicabilità ed efficacia della tecnologia scelta,  mancano le analisi preliminari e la Valutazione di Impatto Ambientale. Infine, il Comune di Mantova ha già espresso un motivato parere contrario, di cui il ministero dell’Ambiente deve tenere conto e bocciare il progetto.
Così con una interrogazione la senatrice mantovana Anna Donati (Verdi -Ulivo) ha messo sul tavolo del governo la contestata vicenda del progetto Syndial.
“Il progetto definitivo di bonifica dell’area denominata ‘Collina’ ha già ricevuto a giugno 2004 un parere negativo dal Comune di Mantova – ha indicato la sen. Donati – poiché inadeguato ad affrontare un efficace intervento di bonifica e carente nella valutazione delle ricadute sulla salute dei cittadini e sull’ambiente. E’ gravissimo che non siano ancora disponibili le conoscenze fondamentali richieste per la progettazione della bonifica di quella specifica area: volume e localizzazione dei rifiuti  interrati e le loro caratteristiche chimico-fisiche; volume e localizzazione dei terreni contaminati e natura e grado della contaminazione. Lo stesso ministero dell’Ambiente il 20 dicembre scorso aveva sottolineato come non fossero stati ancora eseguiti i test di trattabilità volti a valutare l’effettiva efficacia degli interventoi di bonifica proposti.”
“Pur di fronte ad una simile carenza di cognizioni di base – ha incalzato Donati –  il progetto definitivo di Syndial propone la tecnologia del ‘desorbimento termico’ con un impianto mobile per il trattamento dei rifiuti interrati, ma è chiaro che si tratta di un vero e proprio inceneritore di rifiuti pericolosi, in un’area già peraltro interessata da un impianto di incenerimento di rifiuti industriali.”
“Per queste ragioni, ho chiesto che il ministero dell’Ambiente esprima un parere negativo sul progetto anche a fronte delle gravi criticità sollevate dal Comune di Mantova e che, in ogni caso, il ministero richieda non solo l’applicazione della V.I.A., ma anche di una Valutazione Ambientale Strategica che esamini complessivamente lo stato di degrado dell’intero polo chimico.”
Richiederò – ha aggiunto infine la senatrice verde –  un incontro con il ministro Matteoli per discutere del tema urgente delle bonifiche a Mantova. Dopo aver condotto una battaglia parlamentare per l’inserimento del polo chimico e dei laghi di Mantova  nell’elenco dei siti da bonificare di interesse nazionale, ora siamo ad un punto di empasse assurdo. Mentre il ministero continua a non sbloccare i tempi per l’avvio delle bonifiche, il polo chimico mantovano è paradossalmente diventato teatro di progetti di inceneritori camuffati che espongono cittadini ed ambiente a rischi troppo alti ed inaccettabili.”

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