FINANZIARIA/Donati (Verdi-Ulivo): “Grazie al nostro intervento con il ministro Urbani, scongiurato il pericolo della privatizzazione di musei e beni culturali.”
Grazie al nostro intervento, il governo ha corretto sé stesso. E’ scongiurato quindi il pericolo che musei e Beni culturali possano passare in mano ai privati, poiché questi ultimi potranno solo gestire i servizi inerenti agli stessi beni di rilevanza nazionale.
Ne ha dato annuncio la senatrice mantovana Anna Donati, fra i proponenti di un sub-emendamento dei Verdi-L’Ulivo alla L. Finanziaria 2003, che il governo ha fatto proprio correggendo, in corner, la parte riguardante la gestione ai privati dei beni culturali.
“Infatti, attraverso il maxi emendamento il relatore della Finanziaria, il sen. Grillotti (An), aveva proposto all’art. 59 che il Ministero per i Beni e Attività culturali potesse stipulare accordi anche con soggetti privati per la gestione dei beni culturali e ambientali di interesse nazionale – ha spiegato la sen. Anna Donati -. Questo significava mettere a serio rischio la corretta tutela e valorizzazione di cui necessita il nostro inestimabile e fragile patrimonio, che ci tengo a ricordarlo appartiene alla intera collettività. Ed è fin troppo evidente che una gestione privatistica risponde prima di tutto alle regole che attengono alla sfera del guadagno economico.
Per questo, ho condiviso pienamente le ragioni dell’allarme lanciato nei giorni scorsi anche dalla Sovrintendente di Mantova, la prof.ssa Giuliana Algeri – ha continuato la sen. Donati -. Proprio per le caratteristiche peculiari del nostro patrimonio, resto convinta della necessità di mantenere il concetto di valorizzazione dei beni culturali, che secondo il nuovo Titolo V della Costituzione spetta allo Stato e alle Regioni congiuntamente.”
“Alcuni giorni fa il gruppo dei Verdi si è rivolto direttamente al ministro competente, il prof. Giuliano Urbani, per illustrare i propri sudemendamenti finalizzati ad affidare ai privati i soli servizi che insistono sui beni, cosa ben diversa dalla loro gestione. In quella sede anche il ministro ha ammesso la necessità di dover chiarire che la gestione dei beni non equivale alla gestione dei servizi dei beni stessi.
“Il governo – ha concluso la sen. Donati – ha quindi provveduto stamani a presentare una riformulazione per correggere l’emendamento Grillotti, e ora all’art. 59 della L. Finanziaria 2003, approvato in seconda lettura al Senato, si parla quindi solo di affidamento ai privati di servizi inerenti ai beni culturali.”