La sen. Donati interroga i ministri dell’Ambiente e Attività Produttive sulla centrale di Ostiglia
E’ troppo alto il prezzo che dovranno pagare cittadini e territorio in termini di inquinamento. Per questo il governo deve respingere il progetto di potenziamento a turbogas della centrale di Ostiglia, che non è previsto dal Piano Energetico Regionale e sul quale si sono già espressi negativamente la Provincia di Mantova e Consorzio dei Enti del Destra Secchia, di cui fa parte anche il Comune di Ostiglia.
E’ quanto chiede oggi, alla vigiglia dell’apertura della Conferenza dei Servizi, la senatrice verde Anna Donati in una interrogazione rivolta ai ministri dell’Ambiente, Altero Matteoli, e delle Attività Produttive, Antonio Marzano.
“La sezione 4 della centrale di Ostiglia – si legge nella interrogazione – è stata autorizzata all’esercizio ad olio combustibile fino all’anno 2008 dal decreto del ministero dell’Industria n. 9/2002, e lo scorso 14 gennaio la stessa sezione 4 è diventata oggetto della proposta di Endesa Italia SpA di un ulteriore potenziamento a ciclo combinato in un modulo a due turbogas. L’impianto rientra tra le tipologie soggette alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale Nazionale e considerato che la richiesta di compatibilità di Endesa è stata presentata nel 2004, il soggetto proponente deve non solo sottoporre il progetto alla VIA nazionale, ma deve anche aprire una inchiesta pubblica di informazione ai cittadini. Peraltro, tale potenziamento, se autorizzato, comporterebbe pesanti rischi per la salute delle comunità locali e la qualità dell’ambiente ed avrebbe altresì forti ricadute in ambito socio-economico. E’ chiaro che l’area del Destra Secchia, caratterizzata come è da una vocazione agricola di alto pregio e un comparto agro-zootecnico di qualità e tipicità riconosciute, sarebbe costretta a subire un duro colpo a seguito del peggioramento dei parametri di qualità dei propri prodotti, quindi della remuneratività della stessa produzione.”
“Vorrei ricordare – aggiunge la senatrice Donati – che l’ incremento di produzione termoelettrica previsto è assolutamente ingiustificato rispetto al reale fabbisogno energetico del territorio mantovano, dove già insistono molteplici impianti. Lo scenario di potenziamento è inoltre in netto contrasto anche con le priorità definite dal Programma Energetico Regionale lombardo (approvato il 21 marzo 2003) e da una successiva deliberazione regionale dell’8 agosto 2003, che escludono il mantovano dalle zone ove autorizzare nuove grandi centrali.”
“Coerentemente, quindi, il 26 gennaio scorso la Provincia di Mantova ha approvato all’unanimità una delibera che esprime la propria contrarietà all’ampliamento della centrale e parere unanime non favorevole, infine, è stato espresso anche dal Consorzio dei Comuni del Destra Secchia, di cui fa parte anche il Comune di Ostiglia.”
“Purtroppo siamo di fronte a quell’esproprio dei poteri decisionali delle Istutizioni locali interessate, che avevo già denunciato in occasione del dibattito sul cosiddetto sblocca-centrali e proprio per questo – ha concluso la sentrice Donati – ho chiesto ai ministri Matteoli e Marzano di respingere il potenziamento proposto da Endesa SpA e di disattivare definitivamente la sezione 4 ad olio combustibile. Ho infine ribadito la necessità di applicare alla procedura di VIA l’inchiesta pubblica, prevista dalla normativa vigente, e di tenere in giusta considerazione i pareri unanimi e contrari alla proposta di ampliamento, già espressi dalla Provincia di Mantova e dal Consorzio dei Comuni Destra Secchia, che include anche il Comune di Ostiglia “
