La sen. Anna Donati interroga nuovamente il governo sulla Castiglione Rifiuti Srl.
L’ampliamento dello stoccaggio è illegittimo, poiché approvato a maggioranza con parere negativo dell’ARPA. Ora il governo annulli la decisione della conferenza dei servizi ed imponga alla Regione Lombardia di effettuare la Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto della Castiglione Rifiuti Srl. Inoltre, subito verifiche e controlli per accertare la pericolosità delle attività dell’azienda per la popolazione, tenendo conto anche delle valutazioni del Comitato di salvaguardia del territorio e le ripetute segnalzioni dei cittadini
Così, con una interrogazione ai ministri dell’Ambiente e della Salute, la senatrice mantovana Anna Donati (Verdi) ha posto nuovamente all’attenzione del governo il caso della Castiglione Rifiuti Srl, ad una settimana dall’incendio che ha fatto temere il peggio.
“La Castiglione Rifiuti, localizzata a ridosso dell’abitato, ha ottenuto dalla Regione Lombardia l’autorizzazione ad un aumento dei rifiuti trattati (da 100 mila a 140 mila t/anno) e ad un ampliamento che raddoppierebbe la superficie dell’azienda. In sede di conferenza dei servizi – ricorda Donati nell’interrogazione – l’Arpa aveva espresso parere negativo all’ampliamento della stoccaggio, una presa di posizione non superabile, come recita la legge italiana, da un voto assunto a maggioranza. Si tratta di una procedura illegittima, di cui il governo deve tenere conto annullando tutti gli effetti conseguenti a quella decisione. Inoltre – incalza la senatrice verde – visto che il governo, rispondendo ad una mia interrogazione sugli stessi temi presentata un anno fa, ribadiva che la competenza in materia di VIA era della Regione Lombardia, siano ora gli stessi ministeri competenti ad intimare l’amministrazione regionale ad istruire la procedura di VIA su questo impianto classificato come industria insalubre di prima classe.”
“Numerose sono state le critiche sollevate da cittadini, comitati ed esponenti della Provincia di Mantova circa i rischi per la salute cui sarebbe esposta la popolazione con il potenziamento, suggerendo in alternativa una delocalizzazione dell’impianto di stoccaggio. L’incendio divampato il 6 luglio scorso fortunatamente non si è esteso alla vicina azienda che tratta vernici e solventi, perché in quel caso si sarebbe verificato un vero e proprio disastro ambientale.”
“Per questo – ha continuato Donati – ho chiesto ai ministri dell’Ambiente e Sanità di attivare immediatamente controlli per accertare la pericolosità delle attività dell’azienda e l’incidenza sulla salute; di annullare la decisione illegittimamente assunta in conferenza dei servizi per l’ampliamento dell’esercizio e di intimare la Regione Lombardia ad espletare la procedura di VIA sul progetto della Castiglione Rifiuti. Ho inoltre chiesto se siano state tenute nel debito conto le problematiche connesse alla quantità e alla natura dei materiali trattati, nonché le valutazioni esposte dal Comitato per la salvaguardia del territorio in ordine alla delocalizzazione dell’impianto e quali siano le valutazioni dell’Arpa in merito alla salubrità ed alla compatibilità delle operazioni effettuate nell’impanto con il contesto urbano circostante. Infine – ha concluso la senatrice del Sole che Ride – perché siano rimaste inascoltate le ripetute segnalazioni dei cittadini all’Amministrazione comunale di Castiglione sulle esalazioni e rumori provenienti dall’impianto di trattamento dei rifiuti, vista la sua localizzazione a ridosse delle aree residenziali.