La senatrice Donati presenta una interrogazione sull’allevamento di cani a Commessaggio
Rispetto dell’ordinanza sindacale del Comune di Commessaggio per limitare il numero di cani ricoverati e valutare ulteriori sanzioni per interventi migliorativi per il benessere degli animali. Sollecitare le autorità sanitarie per verificare le condizioni dei cani e delle strutture, nonché l’effettiva applicazione delle norme per la detenzione, cura e sterilizzazione degli animali. Queste le richieste che la senatrice mantovana Anna Donati ha rivolto ai ministri della Salute e degli Interni attraverso una interrogazione che ha portato all’attenzione del governo il discusso caso dell’allevamento privato di cani a Commessaggio.
“L’attività del proprietario del canile, che si configura esclusivamente a fini di lucro, è stata nel tempo oggetto di ripetute violazioni e sanzioni – ha ricostruito Donati nell’interrogazione – . A dicembre ’98 l’ASL di Mantova aveva sanzionato il proprietario poiché esercitava l’attività di concentramento di cani in assenza di autorizzazioni; a gennaio ’99, un’ordinanza sindacale chiedeva lo sgombero per il mancato rispetto del Regolamento di Polizia Veterinaria; a maggio 2001 il rapporto dei NAS di Cremona registrava come il proprietario non avesse l’autorizzazione per poter svolgere questa attività.”
“Dopo i pareri sospensivi di USL e Comune di Commessaggio e le censure dei NAS – ha continuato la senatrice verde – il proprietario avrebbe acquisito le autorizzazioni necessarie per l’attività lucrativa di allevamento. Purtroppo però, nella struttura di Commessaggio non risulta esercitata alcuna profilassi per la limitazione delle nascite o la sterilizzazione dei cani ospitati, previsti dalle normative vigenti, pur nella conclamata condizione di sovraffollamento della stessa struttura. E proprio per arginare questi problemi, il Comune di Commessaggio aveva emesso a maggio 2002 un’ordinanza sindacale per ridurre il numero dei cani e limitare il numero delle nascite. Ma, nonostante, la condanna del Tribunale di Mantova a carico del proprietario, a tutt’oggi detta ordinanza sindacale non risulta ancora rispettata.”
“Per questi motivi – ha aggiunto la senatrice mantovana – ho chiesto ai ministri della Salute e degli Interni di sollecitare le autorità competenti per l’applicazione dell’ordinanza sindacale e di valutare se il sovraffollamento non possa essere suscettibile anche di altri interventi sanzionatori e migliorativi per gli animali. Ho richiesto inoltre una verifica delle condizioni degli animali e delle strutture, nonché dell’effettiva applicazione delle normative che attualmente regolano la detenzione, cura e sterilizzazione degli animali.”
“Auspico – ha concluso Donati – che dopo il via libera del governo sul ddl per la tutela degli animali possa sbloccare l’iter alla Camera dei Deputati per arrivare ad una celere approvazione del provvedimento. Infatti, anche grazie a raccolte di firme e apposite campagne contro i maltrattamenti messe in campo dalla LAV, anche nel mantovano, il nostro Paese potrebbe presto dotarsi di una normativa più efficace per contrastare comportamenti irrispettosi e violenze inaccettabili nei confronti degli animali.”