Dopo l’inchiesta-denuncia della Gazzetta, la sen. Donati prepara un’interrogazione sulle barriere alla stazione di Mantova
Libertà di viaggiare, recitava uno spot di Trenitalia SpA. Libertà, però puntualmente negate nella stazione ferroviaria di Mantova, dove persone diversamente abili, o comunque con facoltà motorie limitate, si trovano di fronte a barriere invalicabili con una concreta impossibilità di usufruire del servizio di trasporto pubblico su rotaia. Il Governo solleciti urgentemente Trenitalia al rispetto della normativa vigente e per garantire piena accessibilità a tutti gli utenti del treno.
Questa in sintesi la richiesta della senatrice Anna Donati, Capogruppo dei Verdi-Unione in Commissione Lavori Pubblici e Trasporti di Palazzo Madama, che alla ripresa dei lavori parlamentari presenterà una interrogazione per chiedere un intervento del governo su Trenitalia per abbattere le barriere architettoniche nella stazione di Mantova e nelle principali stazioni della rete ferroviaria.
“Una città ad alta vocazione turistica, teatro di importanti eventi culturali come Mantova e che – evidenzia la senatrice verde – è già fortemente penalizzata da uno servizio ferroviario di scarsa qualità, sia per le tratte regionali (con costanti ritardi e soppressioni di corse), sia per le lunghe percorrenze (privata del servizio Eurostar), non può veder limitata addirittura l’accessibilità alla stazione. Ascensori per raggiungere i binari perennemente fuori uso e nessuna carrozza attrezzata per la salita automatizzata, ausili destinati a persone disabili, anziane, con bagagli particolarmente pesanti, o anche solo per una madre con un passeggino. Questa situazione – attacca la sen. Donati – è in netto contrasto con le norme vigenti, in particolare con il “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici” (D.P.R. 24-7-1996 n. 503) che all’art.29 indica chiaramente come ‘i ser vizi per i viaggiatori nelle stazioni devono essere accessibili’. Inoltre la Legge Quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate (L. 5-2-1992 n. 104) all’articolo 8 individua una serie di strumenti finalizzati a garantire l’inserimento e l’integrazione sociale delle persone disabili, tra cui ‘interventi diretti ad assicurare l’accesso agli edifici pubblici e privati e ad eliminare o superare le barriere fisiche e architettoniche che ostacolano i movimenti nei luoghi pubblici o aperti al pubblico e provvedimenti che assicurino la fruibilità dei mezzi di trasporto pubblico e privato e la organizzazione di trasporti specifici’. ”
” Attraverso l’inchiesta della Gazzetta di Mantova, Lino Mancini, delegato alle barriere architettoniche della sezione mantovana della Uildm, denuncia giustamente come la mancanza di adeguati strumenti di trasporto riduce, umiliandole gravemente, le persone con handicap alla stregua di pacchi postali. Un aspetto questo che non è più tollerabile – sottolinea Anna Donati – visto che il nostro Paese si è da tempo dotato di regole relative alla disabilità ed ai diritti irrinunciabili delle persone diversamente abili.”
“Per queste ragioni sto predisponendo una interrogazione che presenterò la prossima settimana, alla ripresa dei lavori parlamentari, per sollecitare un immediato intervento del governo affinché Trenitalia rispetti le normative vigenti, abbatta le barriere architettoniche e garantisca una piena accessibilità al servizio nella stazione ferroviaria di Mantova, e nelle principali le stazioni della rete. Affinché la libertà di viaggiare – conclude Donati – non resti un semplice spot, ma sia un diritto per tutti i cittadini.”
