La folla del mercato si confonde col popolo del Mmf, mentre palchi e sedie si sposano con le bancarelle
La folla del mercato si confonde col popolo del Mmf, mentre palchi e sedie si sposano con le bancarelle. La città dei festival si offre allegra e movimentata nel giorno della Repubblica. Giorno di festa e resistenza contro gli attacchi alla Costituzione. «Un festa per evitare che le facciano la festa» scherza, ma mica tanto, la senatrice Anna Donati. Con lei sotto il tendone di piazza Erbe ci sono Pamela Villoresi, Nando Dalla Chiesa, il presidente della Provincia, Maurizio Fontanili, il sindaco Fiorenza Brioni, l’onorevole Franco Raffaldini e Ivan Africani, in rappresentanza del comitato “Salviamo la Costituzione”. Il più irrequieto appare Fontanili, che confessa: «Qualche mese fa ho provato molta preoccupazione rispetto alla tenuta della democrazia in Italia. L’approvazione di una serie di leggi ad personam mi ha fatto temere che il Parlamento fosse manovrabile». Oggi il pericolo è ridimensionato, ma non è del tutto scongiurato. La minaccia – spiegano i relatori – sta proprio nelle modifiche costituzionali approvate a colpi di maggioranza. Modifiche che se confermate accentrerebbero tutto il potere nelle mani del premier, scardinando gli equilibri del Paese sotto il peso della devolution. Appassionata la difesa della Brioni e sincero il suo timore di una «deriva plebiscitaria». Mentre Africani pone la festa della Repubblica in una continuità storica e ideale con quelle della Liberazione e dei lavoratori, avvertendo il pubblico dell’ombra che grava sui diritti.
Da: “La Gazzetta di Mantova”
Rubrica: Cultura