XV legislatura
Interrogazione a risposta scritta
Atto n. 4-00528
Pubblicato il 19 settembre 2006
Seduta n. 33
DONATI – Ai Ministri della salute e dell’interno. –
Premesso che:
durante il Palio di Ferrara che si è svolto il 28 maggio 2006 si sono feriti gravemente tre cavalli, due dei quali sono stati poi abbattuti. La corsa è stata effettuata su un percorso che lo stesso Sindaco del capoluogo emiliano ha giudicato pubblicamente inadatto, e con cavalli troppo veloci, oltre che su un fondo sconnesso;
durante la prova del Palio di Floridia (Siracusa), svoltasi cinque giorni dopo, è morto un cavallo in una corsa effettuata su un percorso urbano assolutamente inadatto, poiché non coperto da uno strato morbido di terriccio, ma direttamente sulla strada asfalta con un nuovo strato di bitume;
il 6 agosto 2006 due cavalli sono stati uccisi durante il Palio di Feltre (Belluno), nonostante l’organizzazione fosse stata diffidata dall’effettuare la corsa su un percorso giudicato inadatto da un medico veterinario;
ogni anno sono centinaia gli equidi morti o feriti in corse cittadine; spesso la destinazione degli animali così morti rimane ignota, ma in alcuni casi è stato accertato dalla LAV che i cavalli abbattuti sono stati destinati al consumo alimentare umano;
da anni la LAV ha chiesto ai Prefetti di Siracusa e Ragusa – ove si svolgono stagionalmente diverse corse di cavalli in circuiti urbani – di vietare tutte le corse di palii nelle province, anche per gli evidenti e riscontrati problemi di infiltrazioni mafiose nell’organizzazione delle stesse, come opportunamente già disposto dai Prefetti di Agrigento, Palermo, Caltanissetta e Trapani,
si chiede di sapere:
se si intenda approntare una urgente iniziativa legislativa che preveda, fra l’altro, obbligatoriamente e preventivamente, analisi antidoping, effettuate da Enti terzi indipendenti come Unirelab, accurati controlli veterinari, identificazione e accertamento delle buone condizioni fisiche e psichiche dei cavalli a cura di medici veterinari dell’Unire, ed il rispetto di quanto enunciato dall’articolo 8 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 febbraio 2003 (“Recepimento dell’accordo recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy”) che, a distanza di oltre tre anni, è stato attuato da una sola Regione con atto legislativo, ovvero a patto che «a) la pista delle corse sia ricoperta da materiale idoneo ad attutire i colpi degli zoccoli degli animali sul terreno asfaltato o cementato; b) il percorso della gara, nel caso di cui alla lettera a), sia circoscritto con adeguate sponde capaci di ridurre il danno agli animali, in caso di caduta, nonché per garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone che assistono alle manifestazioni»;
se, nelle more del provvedimento legislativo di cui sopra, il Ministro dell’interno intenda emanare una direttiva urgente alle Prefetture, affinché le Commissioni di vigilanza sui pubblici spettacoli non concedano il nulla osta per le corse di equidi in percorsi urbani nelle Regioni che non hanno ancora recepito con atto legislativo e sanzioni l’articolo 8 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 febbraio 2003, ovvero affinché le Prefetture dispongano comunque il divieto per le eventuali relative analoghe Commissioni comunali;
se, nelle more del provvedimento legislativo di cui sopra, il Ministro della salute voglia richiamare i Servizi veterinari regionali al rispetto dell’articolo 8 del citato decreto, e quindi a non far concedere il nulla osta per le gare di equidi che non rispettino pedissequamente l’accordo Stato-Regioni e le altre prescrizioni tecniche previste dall’Unire per competizioni con cavalli negli ippodromi.