E replica agli ambientalisti: l’assessore verde ha lavorato bene
«Se il risultato in termini numerici è questo…». Così il sindaco Gianfranco Burchiellaro commenta la manifestazione antiturbogas svoltasi sabato in città, organizzata dagli ambientalisti, dalle associazioni degli agricoltori e da cinque partiti tra cui due della maggioranza in Comune, Verdi e Margherita. «Vista la scarsa partecipazione nonostante i mesi di dibattito – aggiunge il primo cittadino – mi sembra evidente che i mantovani abbiano capito la strumentalità della posizione di chi si oppone solo con i no ai turbogas di Enipower ed Ecogen, i cui iter si sono chiusi con l’ok alla costruzione». E il fatto che tra i manifestanti vi fossero i Verdi non induce il sindaco a pensare che l’assessore all’ambiente Assunta Putignano sia un «problema». Anzi la difende dagli attacchi provenienti anche da una parte degli ambientalisti: «E’ stato grazie al lavoro suo e dei verdi – riconosce Burchiellaro – se questi impianti che saranno realizzati a Mantova avranno delle emissioni in aria fortemente ridotte rispetto ad impianti simili costruiti altrove». E aggiunge: «I dati scientifici certificati dall’Istituto superiore della sanità oltre che la valutazione di impatto ambientale ci dicono che, sostituendo con i turbogas gli attuali impianti ad olio combustibile, le emissioni in aria diminuiranno. Ciò che non è dato conoscere è l’impatto a livello provinciale che avranno le centrali. Ben venga, dunque, l’iniziativa della senatrice verde Anna Donati: concordo col suo tentativo di aprire un confronto di più ampio respiro». E che non vi sia alcun «caso verde» nelle amministrazioni comunale e provinciale di Mantova lo dice anche il portavoce del Sole che ride, Mario Pavesi: «C’è assoluta coincidenza di idee tra partito, consiglieri e assessori – dice -. Tutti siamo impegnati a portare avanti il patto d’area di cui si è fatta promotrice la Donati; sarebbe, inoltre, un controsenso mettere in discussione l’assessore provinciale Sali che sta portando avanti una partita serissima contro l’ampliamento delle centrali di Sermide e Ostiglia». Sgomberato il campo da possibili crisi nelle istituzioni provocate dai verdi resta, però, una palpabile insoddisfazione tra le associazioni ambientaliste per come le rappresentanze del sole che ride in Comune e in Provincia stanno portando avanti la partita centrali. Lo testimonia un intervento di Paolo Rabitti, del comitato scientifico di Legambiente, che chiede le dimissioni sia di Sali che della Putignano. «Rabitti? Non è dei Verdi» taglia corto Pavesi. In piazza, contro il turbogas, c’era anche Espedito Rose, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale: «Ho aderito – spiega – coerentemente con gli atti che il gruppo ha fatto in consiglio». E precisa: «Noi chiediamo un ridimensionamento della potenza della centrale Enipower anche alla luce di quella Ecogen per tutelare la salute dei cittadini». Coglie l’occasione per rispondere alle critiche di Iridile (Margherita), dopo l’uscita dall’aula della Cdl, giovedì, che ha impedito alla maggioranza di approvare un documento unitario: «Forza Italia non ha bisogno di ciambelle sgonfie lanciate da una maggioranza che affoga nelle sue contraddizioni tra Verdi e Margherita». E aggiunge: «La smetta il Comune di rifugiarsi dietro la Regione e il Ministero che, per dare l’ok ai turbogas, si sono mossi sul parere positivo suo e della Provincia. Iridile farebbe meglio a prendersela coi consiglieri di maggioranza assenti come Tartari, troppo preso da incarichi in cda vari per venire in consiglio comunale».
Da: “La Gazzetta di Mantova”
Rubrica: Cronaca